A Monza gli scatti di Vivian Maier, la bambinaia-fotografa

Fonte: stilopolis.it

Vivian Maier. Nelle sue mani”: questo il titolo della mostra fotografica visitabile fino all’8 gennaio 2017 presso l’Arengario di Monza, antico Palazzo Comunale risalente al XIII secolo.

Quella di Vivian Maier è una storia singolare e affascinante. Nacque a New York nel 1926 e trascorse la maggior parte della sua giovinezza in Francia, patria della madre, dove iniziò a scattare le prime fotografie. All’età di 25 anni tornò a vivere negli Stati Uniti, dove cominciò a lavorare come babysitter per diverse famiglie. Vivian però non si limitava a badare ai bambini. Infatti non usciva mai di casa senza la sua macchina fotografica Rolleiflex al collo: scattava compulsivamente e, in questo modo, arrivò con il tempo ad accumulare una quantità di rullini tale da non riuscire nemmeno a svilupparli tutti. Mantenne l’occupazione di bambinaia per tutta la vita, seguendo però, in parallelo, la sua vocazione di fotografa.

Tra la fine degli anni Novanta e l’inizio del Duemila la Maier, in gravi difficoltà economiche, dovette accettare che tutti i suoi negativi finissero all’asta. Ma fu proprio grazie a questa sventura che la sua fortuna cominciò, purtroppo quando mancavano solamente due anni alla sua morte. Nel 2007, infatti, un agente immobiliare di nome John Maloof rimase talmente affascinato dai lavori di questa fotografa che se li aggiudicò tutti; ciò permise di riportare alla luce un archivio di oltre 120.000 negativi. Oggi il grande pubblico può godere, grazie a questo gesto, di un vero e proprio tesoro, violando però (con ogni probabilità) la volontà dell’artista: durante la sua vita, Vivian Maier non mostrò mai a nessuno i suoi lavori, preferiva anzi conservarli gelosamente per se stessa.

La mostra conta più di 100 scatti, sia in bianco e nero che a colori, divisi per diverse categorie: autoritratti, bambini, geometrie-oggetti, sagome scure, vita di strada, ritratti. Osservando le fotografie, è facile comprendere il motivo per cui la Maier sia oggi considerata una delle massime esponenti della street photography.

 

Francesca Fiacco 

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