La ricerca di lavoro è sempre un argomento molto delicato, specialmente per chi ha difficoltà a trovarlo. Non sorprende, perché trovare un lavoro, oltre a garantire bisogni primari legati alla sopravvivenza, risponde anche a bisogni psicologici, come quelli legati alla propria identità professionale. Per facilitarci il compito, Monster – nota piattaforma di e-recruiting –ha rivoluzionato la sua app per smartphone. Scopriamo come.
“Da smartphone non mi candido”
Il rinnovo dell’app di Monster non è dovuto a semplici velleità grafiche, ovviamente. La crescente diffusione globale di smartphone (che ha solo recentemente subito una battuta d’arresto) ha visto aumentare l’interesse della compagnia verso le candidature da mobile. Tuttavia, addirittura la metà delle candidature da smartphone non venivano portate a termine. Monster ha dunque deciso di rendere quanto più confortevole e facile da usare la propria app.
L’acquisizione di Jobr
Qui entra in gioco Jobr. Questa ex-startup è stata acquisita da Monster nel 2016. Proprio Jobr ha avuto il compito di sviluppare un algoritmo di machine learning che consentisse all’app di proporci gli annunci di lavoro più adeguati sulla base di alcune informazioni essenziali, cioè i dati personali, l’ultima posizione lavorativa ricoperta nonché il titolo di studio ottenuto. Naturalmente, caricando anche il proprio CV questo lavoro di job matching sarà più accurato.
Monster come Tinder
Nella pratica, una volta scaricata l’app, inseriti i nostri dati (previa registrazione/accesso) e dato accesso alla posizione, verranno sottoposti alla nostra attenzione diversi annunci di lavoro. Ogni annuncio – esattamente come avviene in Tinder – potrà essere dunque scartato se si compie uno swipe a sinistra. Facendo uno swipe a destra, ci si candiderà immediatamente. Se vogliamo più informazioni, dovremo toccare l’annuncio.
In Italia è arrivata dopo
Un breve tutorial spiega tutto molto efficacemente (qualora ce ne fosse bisogno). Non ci resta che sperare che, ispirandosi a Tinder, non abbiano deciso di emulare anche le sue falle di sicurezza. L’app in questa vesta era già approdata in Germania, Francia e Regno Unito. E voi? Siete alla ricerca di lavoro? Avete mai avuto difficoltà a candidarvi da smartphone? Fatecelo sapere con un commento.
Davide Camarda