Poco più di due settimane fa, l’8 febbraio scorso, la procura di Roma aveva richiesto una condanna a 5 anni per l’ex sindaco di Roma. Questa mattina, però, è arrivata la condanna a 6 anni di carcere per il coinvolgimento di Alemanno nell’organizzazione criminale Mondo di Mezzo.
Le pene
Dopo sette anni dall’inizio dell’inchiesta Mondo di Mezzo, Gianni Alemanno è stato dunque condannato.
L’ex sindaco e’ stato interdetto in perpetuo dai pubblici uffici, per due anni non potrà contrattare con la pubblica amministrazione e dovrà risarcire Ama e Roma Capitale. Gli verranno inoltre confiscati quasi trecentomila euro, che andranno a sommarsi ai cinquantamila di risarcimento nei confronti delle due entità poc’anzi citate.
Alemanno continua a dichiararsi innocente, e ha affermato di voler ricorrere in appello per combattere questa sentenza che ritiiene sbagliata. Lamenta anche il fatto che i giudici che lo hanno condannato sono gli stessi che due anni fa lo avevano prosciolto da altre accuse.
Le accuse precedenti
Il processo per Mondo di Mezzo è cominciato il 5 novembre del 2015, tre anni dopo l’inizio dell’inchiesta e a quasi un anno dai primi arresti. Nella lista degli indagati figuravano diversi nomi legati alla politica. Il più importante di questi, era proprio quello dell’ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno.
Nel febbraio del 2017 arrivò l’archiviazione delle posizioni della maggioranza degli indagati ed Alemanno non fu mai condannato per le accuse di associazione di stampo mafioso. La sentenza del luglio 2017 confermò la caduta di quelle accuse nei confronti dell’ex sindaco, ma non di quelle che hanno portato alla sua condanna. In quel contesto arrivò anche la riduzione delle pene di Carminati e Buzzi. Costoro erano i presunti capi dell’organizzazione, ed avevano in Alemanno il loro complice politico di riferimento.
Nonostante questa condanna, quindi, la storia di Mondo di Mezzo non sembra essersi ancora conclusa.
Francesco Cambilargiu