Il mondo del calcio guarda sempre avanti e dopo Russia 2018 e Qatar 2022, bisogna stabilire dove si giocherà il Mondiale 2026 (il primo con 48 formazioni partecipanti). A contendersi la rassegna iridata sono il Marocco e il trio nordamericano composto da Stati Uniti, Canada e Messico. La definitiva assegnazione verrà comunicata il prossimo 13 giugno in occasione del 68esimo congresso della Fifa.
La candidatura del Marocco
Il progetto dei nordafricani è ambizioso e decisamente costoso. Si aggira intorno ai 16 miliardi di dollari. Il piano prevede inoltre l’impiego di 12 stadi, di cui 5 già esistenti (che andrebbero ristrutturati e modernizzati) e 3 già in fase di progettazione sul modello del Grand Stade di Casablanca, con una capienza di 93 mila posti. Niente male per una nazione del continente nero, che spera di poter replicare al Sudafrica, paese ospitante nel 2010.
La candidatura di Messico, Stati Unti e Canada
Sul fronte opposto le tre grandi potenze dell’America settentrionale mettono sul piatto ben 23 città, la maggior parte negli Usa, 4 in Canada e 3 in Messico. Ben 16 gli stadi già pronti all’uso, con capienza di almeno 68000 posti.
Prime volte…
Una proposta decisamente interessante e che spalancherebbe le porte di un mondiale a tre nazioni per la prima volta. Anche per il Canada sarebbe una novità assoluta, in quanto statunitensi e messicani hanno già avuto questo privilegio (singolarmente) in passato.
Ipotesi nuove candidature
La Fifa potrebbe anche decidere di non prendere in considerazione nessuna delle due proposte sopracitate e in quel caso verrebbe aperta una nuova fase di candidature, con conseguente rinvio della decisione finale a maggio 2020. Al momento però tutto lascia pensare che il Mondiale 2026 venga assegnato ad una delle due candidate ufficiali, anche perché in entrambi i casi i vantaggi sembrano di gran lunga superiori agli svantaggi.
Dunque non rimane che aspettare il 13 giugno per capire dove saranno puntati i riflettori nell’estate del 2026.
Antonio Pilato