Molly Gibson, soprannominata dalla stampa “Miracle Molly”, è venuta alla luce lo scorso ottobre grazie a un embrione congelato circa 27 anni fa negli Stati Uniti.
La storia
La piccola Molly Gibson ha infranto il precedente record di 24 anni, detenuto dalla sorella Emma.
Entrambi gli embrioni sono rimasti a lungo in stato di congelamento al National Embryo Donation Center (NEDC) di Knoxville. Il centro no profit, di ispirazione cristiana, raccoglie embrioni inutilizzati e quindi donati all’associazione dai rispettivi genitori biologici.
L’embrione da cui è nata Molly Gibson fu congelato nell’ottobre del 1992, quando la futura madre di Molly, Tina Gibson, non aveva che soli due anni.
Paradossalmente parlando, se analizzassimo teoricamente la linea temporale madre e figlia risulterebbero quasi coetanee.
Ad occuparsi del delicato processo di scongelamento dell’embrione è stato il dottor Sommerfelt. Il processo di scongelamento embrionale è fondamentale tanto quanto quello di congelamento. Se mantenuti in uno stato di conservazione corretto, gli embrioni possono rimanere utili per la fecondazione per un periodo illimitato di tempo.
Così, la piccola Molly Gibson entra di diritto nei libri di storia in qualità di “bambina più vecchia mai nata”, per quanto paradossale possa sembrare.
I genitori di Emma e Molly
I genitori di Molly si chiamano Tina e Benjamin. Dopo anni di lotte contro l’infertilità, nel 2017 hanno deciso di affidarsi al National Embryo Donation Center (NEDC), di cui sopra.
Al termine del primo percorso è nata Emma, la primogenita della coppia. Cercando un secondogenito, i due hanno voluto affidarsi alla medesima associazione e ripetere il percorso precedentemente intrapreso.
L’infertilità è un problema che affligge moltissime coppie al giorno d’oggi. Può nascondere svariate e diverse motivazioni e comportare notevoli problematiche interne alla relazione.
La procreazione medicalmente assistita (PMA) è solo una delle strade percorribili e questa volta ci racconta una storia incredibile, avvolta da una vertigine temporale degna delle migliori serie Netflix, che ci dimostra quanto assurda e spettacolare sia la Vita.
Giorgia Battaglia