Questi sono solo alcuni dei modi di dire che si possono trovare nel “Dizionario dei modi di dire per ogni occasione”, liberamente scaricabile online in pdf.
Aprire gli occhi:
Questa semplice azione, che tutti noi facciamo ogni mattina, è anche un’ottima metafora. Infatti, dicesi così del ricredersi (o fare ricredere qualcun altro) informandosi su di un qualcosa che prima non si sapeva. Davvero molto spesso, per “aprire gli occhi” si intende segnalare o accorgersi di un probabile pericolo, prima ignoto.
Boccone da prete/boccone da re:
Dicesi di un qualcosa a dir poco buonissimo, non solo riguardante i cibi ma anche per estensione. Però, più precisamente, si intende in modo scherzoso la parte posteriore del pollo (sì, proprio il posteriore), per molti gustosissima.
Capro espiatorio:
Colui sul quale (per sua volontà o meno) vengono fatte cadere colpe d’altri, e che quindi si sacrifica subendone le conseguenze. Sembrerebbe derivare da un rito degli antichi ebrei, che il giorno dell’espiazione (kippùr) avevano un’usanza particolare. Quale rito? Il sommo sacerdote mandava una capra nel deserto, che significato aveva questo? Tramite una cerimonia precedente all’ “esilio”, su di lei venivano gravate (in modo simbolico) le colpe dell’intera comunità. Non solo nella religione ebraica, comunque, era presente questa usanza.
Mass media:
Termine preso in prestito dall’inglese. Sta a definire tutti gli strumenti che permettono un’informazione accessibile alla massa, ossia giornali, radio, cinema e televisione. Da segnalare che, al giorno d’oggi, questi vengono chiamati anche più semplicemente media.
Conditio sine qua non… :
Modo di dire proveniente dall’antica lingua latina. Significa “condizione senza la quale…” ed indica una condizione necessaria al fine di fare/ottenere un qualcosa. A volte, sine qua non è anche utilizzato come sostantivo.
Prendere per il bavero:
Significa l’atto di prendere qualcuno per i fondelli, oppure ancor più gravemente di imbrogliare qualcuno. Per capire meglio il detto, tra i sinonimi di “bavero” ci sono collare, colletto e collo.
Claudio Sciarretti