Pedofilia e riti satanici a Modena: si riapre il processo dopo 21 anni

Pedofilia

Pedofilia, riti satanici. Bambini che venivano svegliati nel cuore della notte e portati al cimitero dove erano costretti ad assistere a strani riti. Questo secondo gli assistenti sociali che ascoltarono i bambini e in alcuni casi li strapparono alle loro famiglie.



Accadeva nella seconda metà degli anni 90, in due piccoli paesi in provincia di Modena, Mirandola e Massa Finalese. Una storia da far venire i brividi, poiché ha visto coinvolti molti  bambini. Ma troppe sono ancora le ombre che impediscono di fare chiarezza sulle vicende narrate ed indagate da Pablo Trincia nella sua inchiesta chiamata Veleno.

Gli interrogatori e gli arresti dei presunti pedofili

Le famiglie coinvolte sono molte. Federico Scotta, era il padre di tre bambini e nel 1998 venne condannato a 13 anni di prigione con la pesante accusa di aver abusato sessualmente di loro. Da Scotta è partita l’inchiesta che poi ha portato a 5 processi. Da qui 15 condanne per pedofilia ma soprattutto l’allontanamento definitivo dei piccoli dalle famiglie. Sedici i minori coinvolti. E le loro vite sono state sconvolte. Psicologi e assistenti sociali ascoltando i racconti dei bimbi erano giunti ad accusare alcuni genitori e anche il parroco del paese, Giorgio Govoni, di pedofilia e atti satanici.

Veleno: i bambini sentiti dagli assistenti sociali erano plagiati?

Ma con che metodo erano stati interrogati questi bimbi? È possibile influenzare un bambino, anzi è molto facile. Una sorta di catena di confessioni: prima un bambino, poi gli altri che ripetevano le stesse cose, accusando non solo i propri genitori ma anche quelli degli altri. Un meccanismo che, come rivela l’inchiesta Veleno di Pablo Trincia e Alessia Rafanelli, potrebbe essere scaturito dal metodo con cui sono stati ascoltati i minori. Alcuni di questi bambini cercati da Trincia per l’ inchiesta giornalistica, non hanno più voluto parlare della vicenda. Altri si sono resi disponibili a raccontare ciò che la memoria ancora aveva conservato ed hanno ammesso di essere stati in qualche modo manipolati o plagiati. Molti i dubbi sollevati dopo la realizzazione di Veleno, dubbi che hanno portato all’udienza di revisione.

La prima udienza di revisione di ‘Pedofili 1’ il 20 maggio

La Corte di Appello di Ancona aprirà la revisione del caso chiamato “Pedofili1” il prossimo 20 maggio. Se davvero dovesse risultare che i genitori condannati e a cui sono stati strappati i figli per sempre, sono, in realtà, innocenti si alzerebbe un pesante velo messo sulla vicenda da molte  delle istituzioni coinvolte. Interessante anche constatare come il giornalismo d’inchiesta, se effettuato con serietà e correttezza, può davvero essere d’aiuto per la Giustizia. Quella con la G maiuscola. Anche se nessuno potrà mai ripagare le vite stravolte di bambini strappati dai loro genitori.

Marta Migliardi 




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