Platone nel mito della caverna spiega che dei prigionieri rimasti incatenati dalla nascita proprio nelle profondità di una caverna, guardano ogni giorno il muro che si trovano di fronte. Non potevano muovere la testa per sollevare gli occhi e guardare verso l’alto. Dietro a questi prigionieri c’è un fuoco, alcuni uomini hanno con sè degli oggetti e le loro ombre servono per distrarre i prigionieri.
Loro però non possono immaginare ciò che accade alle loro spalle.. Solo un personaggio esternopuò avere un’idea completa della situazione. In particolare, se uno degli uomini parlasse, i prigionieri possono pensare che la voce provenga dalle ombre che vedono.
Secondo Platone, se un prigioniero viene liberato e può guardare verso la luce del fuoco, ne può rimanere accecato e probabilmente può tornare dalle ‘sue’ ombre.
Soltanto con il passare del tempo il prigioniero può abituarsi a sopportare la luce del sole e può vedere ciò che realmente lo circonda, può anche volere che gli altri prigionieri vengano liberati.. I prigionieri però possono ostacolarlo e quindi rifiutarsi di uscire dalla caverna per scoprire il mondo.
Il significato del mito della caverna ha varie sfaccettature, la luce del sole può significare il ‘bene’ o il ‘divino’ come oggetto di ricerca dell’umanità. Secondo altre interpretazioni, il mito della caverna rispecchia ciò che succede nella realtà di oggi. Un ipotesi può essere che, le ombre degli oggetti proiettate sul muro della caverna sono come le immagini della televisione e che i prigionieri sono degli esseri umani ormai dipendenti da esse. Questa ipotesi può avere senso perchè è necessario distinguere dalla possibilità di guardare la Tv come svago alla vera e propria dipendenza che può causare isolamento e apatia.
il televisore non è di per sé né positivo né negativo, dato che tutto dipende da come lo si utilizza e da quali trasmissioni si sceglie di guardare o da quanto tempo si trascorre davanti ad esso.Guardare la televisione (o passare del tempo su internet) diventa un modo per distaccarsi dalla realtà. Sapendo queste ipotesi si può ripensare alle abitudini che la gente ha, di evitare di friggersi il cervello di fronte ad uno schermo.