Nonostante gli intrighi di palazzo e le divisioni all’interno della famiglia Reale, Misuzulu Sinqobile kaZwelithini è il nuovo sovrano del popolo Zulu. Il più grande gruppo etnico del Sudafrica.
Misuzulu Sinqobile kaZwelithini è stato solennemente incoronato Re degli Zulu. Trono a lungo conteso dopo la morte dell’ex Re Goodwill Zwelithini kaBhekuzulu, per 50 anni al comando. Il riconoscimento ufficiale, con atto presidenziale di Cyril Ramaphosa, ha così posto fine alla guerra di successione al trono Zulu.
Una delle ‘dinastie’ tradizionali più ricche ed influenti del Sudafrica, nonostante il suo sovrano abbia un ruolo in gran parte cerimoniale e senza potere politico esecutivo. Ottiene (dallo Stato) un budget annuale di oltre 3,5 milioni di euro, finanziato dai contribuenti.
Figlio del Re Goodwill Zwelithini kaBhekuzulu e della Regina Mantfombi Dlamini, è stato solennemente incoronato re degli Zulu il 20 agosto. Migliaia le persone che si sono radunate al Palazzo Reale di Kwakhamgelamankengane, Nongoma. Per assistere alla celebrazione del nuovo sovrano della monarchia più ricca e influente del Sudafrica.
La tradizionale cerimonia di incoronazione, più volte posticipata, segna, quindi, l’accettazione di Misuzulu Sinqobile kaZwelithini come legittimo erede al trono. Dopo mesi di aspre battaglie di successione e tentativi di interdizione da parte della corte.
Durante la celebrazione le colline di Nongoma brulicano di vita, con migliaia di Zulu, vestiti di colori e Amabutho (tradizionali abiti guerrieri Zulu), che si dirigono verso il Palazzo Reale. Sebbene provengano da background diversi, tutti indossano sorrisi mentre celebrano l’ascensione del nuovo monarca.
Misuzulu Sinqobile kaZwelithini Zulu intanto esegue il rituale chiamato Ukungena Esibayeni in preparazione per l’incoronazione pubblica. Prevista per il 24 settembre allo stadio Moses Mabhida di Durban e vedrà la partecipazione del presidente sudafricano Cyril Ramaphosa.
L’Ukungena Esibayeni è stata descritta come una delle usanze reali più sacre nella tradizione Zulu. In ogni fattoria Zulu c’è un kraal che è considerato un luogo sacro dove la famiglia comunica con i suoi antenati. Lo stesso vale per ogni Palazzo Reale. In parole povere, significa che il Re Misuzulu Sinqobile kaZwelithini entra nel kraal del Palazzo Reale e li sarà presentato agli antenati come il prossimo Re AmaZulu.
Secondo i media sudafricani, dopo aver trascorso diverse ore nel Kraal, Misuzulu Sinqobile kaZwelithini è riapparso nel pieno dei suoi poteri. essenzialmente morali ma anche gestionali di un patrimonio milionario. Con la veste regale, Misuzulu Sinqobile kaZwelithini si è mostrato ad una vasta folla. Con attorno anziani delle tribù Zulu e Swati che hanno dato la loro benedizione al nuovo leader del gruppo etnico del Sudafrica.
Misuzulu Sinqobile kaZwelithini – il cui nome significa ” rafforzare gli Zulù ” -, garantisce stabilità e ordine tra la sua gente.
Gli Zulu sono l’etnia più numerosa che popola il continente sudafricano con oltre 12 milioni di persone che si trovano principalmente nella provincia costiera del KwaZulu-Natal (KZN), Sud-Est . Questa tribù ricca di storia ebbe fortuna politica e militare agli inizi dell’XI secolo. Storicamente riconosciuta per aver condotto sotto il re Shaka Zulu dal 1816 al 1828 una feroce resistenza al colonialismo britannico.
Una corona contesa
Non c’è famiglia reale nel corso della storia che non abbia affrontato controversie dinastiche al momento della morte del detentore della corona. Ma quando il monarca in questione è Goodwill Zwelithini, re degli Zulu per mezzo secolo le cose si complicano. E poiché questo monarca non aveva una, non due, ma sei mogli, i reali sostenevano che il testamento che aveva lasciato in cui chiamava suo figlio Misuzulu Sinqobile kaZwelithini come suo successore era stato falsificato.
Tradizionalmente, dopo la morte del Re, la corona corrisponde al figlio maggiore della prima delle mogli del sovrano, ma il primogenito dei 28 figli di Zwelithini è morto nel 2020, presumibilmente assassinato.
Il Principe Misuzulu Sinqobile kaZwelithini, è stato così incoronato nel mezzo della contestazione, di due fratelli che reclamano il trono con un appello del tribunale. Oltre al tentativo, all’ultimo minuto, delle sorellastre, le principesse Ntandoyenkosi Zulu e Ntombizuthu Zulu-Duma. Misuzulu Sinqobile kaZwelithini è figlio della sua terza moglie, la regina Mantfombi Dlamini-Zulu, che pare godesse di uno status elevato, tra le mogli del Re, poiché era nata dalla casa reale di Eswatini, l’ultima monarchia assoluta rimasta in Africa.
La Regina Dlamini-Zulu deteneva il titolo di reggente dopo la morte del marito, morì circa un mese dopo, nominando suo figlio maggiore Misuzulu Sinqobile kaZwelithini come successore testamentare.
Il Sudafrica non è una Repubblica?
Sì, naturalmente, ma nella giovane democrazia, con 11 lingue ufficiali, sovrani e capi tradizionali sono riconosciuti dalla Costituzione. I Re esercitano una grande autorità morale e sono profondamente rispettati dal loro popolo. La Costituzione Democratica del 1996 riconosce il ruolo dei leader tradizionali in Sudafrica e, sebbene attribuisca loro un ruolo non esecutivo, istituzioni come la famiglia reale Zulu mantengono una posizione sociale e politica influente. Gli Zulu, che contano tra i 10 ei 12 milioni di persone, costituiscono appunto il gruppo etnico più popoloso del Sudafrica, che conta una popolazione di poco più di 58 milioni.
Il precedente sovrano, Re Zwelithini è riuscito a riportare la monarchia al centro della vita politica e sociale del KwaZulu-Natal, rendendolo una sorta di protettorato. Un’area in cui le leggi sudafricane sono inapplicabili se dispiacciono alla monarchia, ma nel quale la monarchia non ha nessuna responsabilità riguardo al benessere dei propri sudditi.
Il centro della monarchia si trova nella Provincia del KwaZulu-Natal – la regione forse più bella ed intatta dell’enorme paese africano. Quella in cui l’organizzazione tribale è in grado di opporsi vittoriosamente alle decisioni politiche dello Stato e che, anche quando è costretta ad accettare le decisioni della giustizia sudafricana, trova un modo per eluderla.
Pur non avendo potere politico esecutivo, con il sostegno dello Stato, il re Zulu svolge un ruolo di garante della pace sociale nel suo regno. Ha una grande influenza sul suo popolo, e l’Anc (African National Congress, il partito che fu di Nelson Mandela al potere in Sudafrica dalla fine dell’apartheid), non può trascurare un elettorato così numeroso.
Oltre alla corona, al centro della disputa c’è anche la fortuna del re. Il re Zulu è un facoltoso proprietario di terreni gestiti da un fondo fiduciario reale di cui è l’unico amministratore e dal quale può ricavare rendite. Si tratta di quasi 30.000 km 2 , all’incirca le dimensioni del Belgio.
Conosciuto per il suo stile di vita sontuoso, anche il precedente monarca, suo padre Zwelithini, riceverà dallo Stato circa 75.000 euro all’anno e un budget di 4,2 milioni di euro all’anno per l’amministrazione del regno, secondo una scala governativa. Inoltre, possiede anche diversi palazzi e altre proprietà.
Sostegno a un sovrano che svolge il ruolo di garante della pace sociale. “Vigila sul benessere dei suoi sudditi, ha a cuore la povertà e lo sviluppo della comunità”, implorando ad esempio la creazione di infrastrutture, spiega Sihawukele Ngubane dell’Università di KZN. Nei prossimi mesi, il presidente Cyril Ramaphosa sigillerà l’incoronazione riconoscendo formalmente il re degli Zulu, sperando di porre fine alle rivalità che minacciano la pace nel regno.