L’esplorazione dell’universo ha sempre rappresentato una delle sfide più affascinanti e ambiziose dell’umanità. La missione Euclid, lanciata nel luglio 2023 dall’Agenzia Spaziale Europea con il supporto tecnologico di SpaceX, si pone l’obiettivo di svelare alcuni dei più grandi misteri del cosmo: la natura della materia e dell’energia oscura. Questi due elementi, che costituiscono il 95% dell’universo, sfidano da decenni la nostra comprensione scientifica. Attraverso una mappatura dettagliata del cielo, Euclid promette di offrire nuove prospettive sull’espansione dell’universo e sulle forze che ne determinano l’evoluzione.
Luglio 2023 segna un momento storico per l’astrofisica: dalla base della NASA a Cape Canaveral, SpaceX di Elon Musk lancia in orbita la missione Euclid dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA). L’obiettivo? Mappare un terzo del cielo per comprendere i segreti dell’energia e della materia oscura. Con una telecamera da 600 megapixel e uno spettrometro per il vicino infrarosso, Euclid opera a 1,5 milioni di chilometri dalla Terra, nel punto gravitazionalmente stabile L2. Questo progetto ambizioso intende misurare l’espansione delle galassie e fornire indizi sulle forze che modellano l’universo.
Energia oscura: una forza misteriosa
L’energia oscura rappresenta una delle maggiori incognite della fisica moderna. Essa accelera l’espansione dell’universo, ma la sua natura rimane sconosciuta. Potrebbe trattarsi di particelle sconosciute, di una nuova forza o persino di una modifica delle leggi gravitazionali di Einstein. Ciò che sappiamo con certezza è che l’energia oscura costituisce il 70% dell’energia totale dell’universo, opponendosi alla gravità e influenzando profondamente la struttura cosmica.
La mappatura senza precedenti dell’universo
Il progetto Euclid, risultato di una collaborazione internazionale che coinvolge più di 3.000 ricercatori, punta a realizzare una mappa dettagliata delle galassie e degli ammassi di galassie degli ultimi 10 miliardi di anni. Questa mappa coprirà un terzo del cielo, con una risoluzione mai vista prima, raccogliendo informazioni sul lensing gravitazionale, fenomeno che consente di identificare la materia oscura osservando la deformazione della luce proveniente da galassie lontane.
Materia oscura ed energia oscura: il 95% sconosciuto
Solo il 5% dell’universo è composto da materia conosciuta, mentre il restante 95% è costituito da materia oscura (25%) ed energia oscura (70%). Questi elementi enigmatici sfidano la nostra comprensione dell’universo. Attraverso l’osservazione di miliardi di galassie e la misurazione della loro distribuzione, Euclid promette di far luce su questo mistero cosmico, fornendo dati cruciali per testare teorie fisiche e modelli cosmologici.
Immagini e dati rivoluzionari: una collaborazione senza precedenti
Euclid ha già rilasciato immagini che mostrano un universo dinamico e in continua evoluzione. Tra stelle, galassie e ammassi, le osservazioni catturano dettagli impressionanti, con oltre 100 milioni di sorgenti individuate in appena l’1% della mappa prevista. Questi dati, raccolti in un’immagine da 200 gigapixel, rappresentano solo l’inizio di un’analisi che proseguirà per decenni.
Il lancio di Euclid, originariamente previsto con un razzo Soyuz, è stato reso possibile da SpaceX, a seguito della guerra in Ucraina. Questa collaborazione dimostra come la scienza possa adattarsi a contesti geopolitici mutevoli, garantendo il successo di missioni fondamentali per la comprensione dell’universo.
Oltre Euclid: il futuro dell’astrofisica
Progetti come il Dark Energy Spectroscopic Instrument (DESI) hanno già contribuito a testare la teoria della relatività generale su scala cosmica. Con la mappa tridimensionale più estesa mai realizzata, DESI ha misurato con precisione la distribuzione di galassie e materia oscura, aprendo nuove prospettive sulle forze fondamentali che governano l’universo.
Verso una nuova era della cosmologia
A un secolo dalle prime grandi scoperte sull’espansione dell’universo, Euclid promette di rivoluzionare la nostra comprensione della materia e dell’energia oscura. Con un numero senza precedenti di dati a disposizione, la missione potrebbe segnare l’inizio di una nuova era, svelando segreti che ridefiniranno il nostro posto nel cosmo.