Rachele Risaliti, 21 anni, proveniente dalla Toscana, è la nuova Miss Italia 2016. La bella ragazza castana dagli occhi verdi ha avuto la meglio sulle 40 ragazze in gara. La vera sorpresa però è la seconda classificata, rappresentante della categoria “curvy”.
Paola Torrente, 22, salernitana, è lei la vincitrice morale di questa edizione del concorso annuale che premia la più bella d’Italia. Per la prima volta dalla sua istituzione, la famosa competizione che vede gareggiare le ragazze più belle del nostro Paese, ha abolito i canoni estetici e le misure convenzionali, aprendo le porte alle taglie superiori alla 44.
Le ragazze formose, o “curvy”, come il politically correct le definisce, hanno gareggiato nel concorso in una categoria a parte, fino alla finale, durante la quale sono state accorpate a tutte le altre ragazze provenienti dalle varie selezioni itineranti. Tre concorrenti curvy sono giunte tra le 40 aspiranti Miss della fase finale, con molto apprezzamento da parte del pubblico.
Nonostante le polemiche sollevate da una madre delusa, subito dopo l’eliminazione della figlia, riguardo alla presenza in gara di ragazze curvy, gli spettatori di Miss Italia hanno dimostrato di gradire la novità, portando con i propri voti la concorrente curvy fino alla finalissima. La promotrice e organizzatrice della manifestazione Patrizia Mirigliani ha difeso tenacemente in diretta la scelta della kermesse, sostenendo che la Bellezza non ha misure, messaggio che si augura arrivi a tutti.
Sfilate e domande, piccole presentazioni e cambi d’abito. Le ragazze curvy si sono mostrate sicure delle proprie forme, orgogliose del loro essere visibilmente femminili, sorridenti e allegre. Hanno riempito perfettamente gli abiti da sera, con quelle che qualche concorrente acidina ha definito “imperfezioni”, e che invece agli occhi del pubblico maschile sono apparse come le reali fattezze di una Donna con ogni cosa al posto giusto.
Il concetto di Bellezza ha sempre camminato di pari passo con quello di Armonia. Ce lo insegna l’arte rupestre, ce lo confermano i Greci e i Romani, lo imprimono negli occhi gli Impressionisti. Da sempre l’Arte ha celebrato un modello ideale di Donna accogliente, sensuale, dalle curve importanti e attraenti. Poi la Moda è arrivata a scompaginare le carte in tavola, trattando le donne come manichini e imponendo al mondo la taglia zero. L’obbligo di essere magre, perfettamente conformi al modello che televisione e giornali ci mostravano ha caratterizzato l’ultimo secolo, causando l’insorgere di disturbi alimentari mortali tra le adolescenti.
Quando la situazione ha cominciato davvero a degenerare e il mondo ha assistito impotente allo sfilare di vere e proprie modelle-scheletro per i principali stilisti internazionali, qualcuno ha cominciato a fare la voce grossa e la tendenza si è invertita. Curve alla riscossa, quindi, anzi “curvy”, come è stata chiamata la categoria di modelle che sta spopolando su cataloghi e passerelle. Le taglie abbondanti, le donne vere hanno trovato il loro spazio sulle patinate riviste di alta moda, a sottolineare l’evidenza di una realtà che non è fatta di ragazze magrissime.
Bellezza non è Magrezza, Magrezza non è Perfezione. Bellezza è Amore, Amore per se stesse, prima di tutto. Bella è una ragazza che sorride mangiando un panino con gli amici senza pensare a vomitarlo in bagno. Bella è una ragazza che non è ossessionata dalla sua cellulite. Bella è una ragazza che si ama e lo mostra al mondo.
Perchè prima di lottare contro gli abusi, i femminicidi e le violenze che subiscono quotidianamente le donne dobbiamo amarci. Solo una donna che si ama, che è sicura di sé, può decidere che nessuno debba farle del male, mai e può riuscire a ribellarsi. Quindi sì alle curvy, sì alle ragazze che si amano con i propri chili, la propria cellulite, le proprie forme abbondanti. Sì alla femminilità che eccede, alla sensualità in esubero, alla procacità. Sì alle Donne vere, in “carne” ed ossa.