Sempre per trattare della Festa del Cinema di Roma, sembra giusto parlare della sezione Tutti ne parlano, dove troveremo uno dei titoli annunciati in anticipo della rassegna con la giovane diva Chloe Grace Moretz. The Miseducation of Cameron Post è opera di Desiree Akhavan, regista statunitense d’origine iraniana, ispirato dal romanzo omonimo di Emily Danforth del 2012, di produzione indipendente.
Se conoscete l’espressione Pray the Gay away allora potrete entrare nello spirito del film: la protagonista infatti, scoperta in quanto omosessuale dalla zia bigotta ed innamorata di una sua amica di liceo, viene portata nel campo religioso di conversione God’s Promise.
Tra i boschi del Montana, la ragazza dapprima intimidita scopre la forza di reagire alla coercizione e alla repressione subita per affermare sé stessa.
Sulla scia del film indie e pro-LGBT consacrata, come il film Boy Erased dello stesso anno, The Miseducation sarà in anteprima italiana. Nel cast si potranno trovare, oltre alla Moretz, John Gallagher Jr nel ruolo del Reverendo Rick, Sasha Lane nel ruolo dell’amica Jane, Forrest Goodluck nel ruolo di Adam e Marin Ireland.
Il film ha avuto la sua premiere nel Sundance Film Festival il 22 gennaio 2018 vincendo il Grand Jury Prize for US Drama, con grandi recensioni da Roger Ebert per poi passare al Tribeca Film Festival di New York.
Il famoso critico si è espresso in questi termini riguardo al film: While a heartrending tale in which tragedy inevitably (and predictably) occurs, “The Miseducation of Cameron Post” is not the doomed story of torture and abuse you might expect. On the contrary, it’s an “It Gets Better” story of salvation, in which Akhavan films the teens’ bonding (this includes physical intimacy and sex through well-conceived flashbacks) earnestly with a sense of hope akin to that of John Hughes. Her on-the-whole serene and gently lit film might seem a bit naïve and even a tad short on character development, but the story of Cameron Post thankfully is far from dated. Given that conversion therapy is still inexplicably legal in 41 states, Akhavan’s film of acceptance and optimism feels as urgent as ever.
Antonio Canzoniere