Ministra Locatelli: dal 1º gennaio via al “Progetto di Vita”

Locatelli

La ministra per le Disabilità, Alessandra Locatelli, ha annunciato una significativa iniziativa che prenderà avvio a partire dal 1º gennaio 2025: la sperimentazione del “Progetto di Vita” in nove province italiane. Durante una visita presso un’associazione di Ventimiglia che si occupa di supportare persone con disabilità, Locatelli ha delineato i contorni di questo ambizioso progetto, finalizzato a garantire una maggiore inclusione e supporto personalizzato per le persone con disabilità in tutto il Paese.

Un approccio integrato per una vita dignitosa

Il “Progetto di Vita” nasce con l’intento di creare un approccio coordinato e su misura per le persone con disabilità, che coinvolga attivamente diversi attori e istituzioni. Secondo quanto spiegato dalla ministra Locatelli, la chiave per il successo del progetto sarà la collaborazione tra il sistema sanitario, quello socio-sanitario, il mondo scolastico, i medici di base e il terzo settore. Questa rete di cooperazione sarà fondamentale per offrire risposte mirate e personalizzate ai bisogni complessi delle persone con disabilità e delle loro famiglie.

Il progetto non punta solo a migliorare l’assistenza sanitaria, ma anche a garantire che tutti gli aspetti della vita di una persona con disabilità siano seguiti in modo attento e coordinato. Questo significa lavorare a stretto contatto con le famiglie e le comunità, affinché ogni persona possa avere accesso a soluzioni adatte alle sue esigenze e sia accompagnata lungo il proprio percorso di vita. Solo attraverso la sinergia tra i diversi soggetti coinvolti si potranno raggiungere risultati concreti e duraturi, ha sottolineato Locatelli.

L’inclusione lavorativa: una priorità a livello europeo

Un altro tema centrale per il governo italiano, e particolarmente caro alla ministra Locatelli, è l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità. Durante un intervento al Consiglio dei Ministri del Lavoro e degli Affari Sociali dell’Unione Europea (EPSCO) a Bruxelles, Locatelli ha portato l’attenzione su come l’Italia stia cercando di promuovere politiche innovative per l’integrazione di queste persone nel mercato del lavoro.



L’Italia, ha affermato la ministra, si propone di essere un modello per altri Paesi europei, dimostrando che l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità non solo migliora la qualità della loro vita, ma può anche essere un elemento fondamentale per la crescita economica e sociale del Paese. Per raggiungere questo obiettivo, il governo sta lavorando a percorsi personalizzati che tengano conto delle capacità e delle esigenze specifiche di ciascuna persona con disabilità. In questo senso, il focus non è più sulla “mancanza” o “disabilità”, ma sul potenziale e sul contributo che ogni individuo può offrire.

Percorsi personalizzati e mediazione lavorativa

La ministra Locatelli ha evidenziato l’importanza di creare percorsi personalizzati di inserimento lavorativo per le persone con disabilità, rafforzando al contempo i servizi di mediazione e consulenza. Questi servizi sono fondamentali per favorire un ingresso più agevole nel mondo del lavoro, contribuendo a superare le barriere che ancora esistono.

L’investimento nel terzo settore è un altro tassello chiave di questa strategia. Il Ministero per le Disabilità ha destinato circa 300 milioni di euro a progetti che mirano a favorire l’autonomia delle persone con disabilità, sostenendo non solo il loro inserimento lavorativo, ma anche la dimensione abitativa. L’obiettivo è promuovere l’autonomia e la dignità delle persone con disabilità, garantendo che possano vivere in modo indipendente, integrandosi pienamente nella società.

La riforma della disabilità: un modello per l’Europa

Uno degli aspetti più innovativi della riforma è la sua dimensione europea. La ministra Locatelli ha sottolineato l’importanza della collaborazione a livello europeo per promuovere politiche inclusive che possano essere adottate in tutti i Paesi membri dell’Unione.

L’obiettivo è creare un’Europa più accessibile per tutti i cittadini, dove le persone con disabilità possano godere degli stessi diritti e opportunità di tutti gli altri. A tal fine, il governo italiano si sta impegnando a promuovere una serie di politiche che possano favorire l’integrazione e la partecipazione attiva delle persone con disabilità nella società, sia dal punto di vista lavorativo che sociale.

Vincenzo Ciervo

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