Mindfulness, imparare a stare quando tutto si fa difficile

www.uhs.umich.edu/mindfulness

Vi sentite mai come se i vostri pensieri stanno correndo a 100 miglia al minuto? O che avete mille cose da fare e non è possibile trovare il tempo per farle tutte e riuscire anche a respirare?
Sensazione di ansia e sopraffazione possono danneggiare e rendere la vita impossibile e stressante.
Se questo vi suona familiare, la pratica Mindfulness è cio’ che fa per voi.

Che cos’è la pratica Mindfulness?

Il programma MBSR (Mindfulness Based Stress Reduction – Riduzione dello stress basato sulla consapevolezza) è un programma scientifico, sviluppato dal prof. Jon Kabat Zinn e i suoi collaboratori all’università del Massachussets (USA) sul finire degli anni ’70. Viene proposto in più di 400 ospedali negli Stati Uniti ed in Europa nel contesto della medicina integrativa e della clinica psicoterapeutica.

Jon Kabat-Zinn definisce la pratica mindfulness “il porre attenzione in modo particolare: intenzionalmente, nel momento presente ed in modo non giudicante” nei confronti dei propri ed altrui pensieri, emozioni, azioni, momento per momento.
Una Meditazione di consapevolezza proveniente dal buddismo con scopo di essere presenti e deliberatamente consapevoli dei propri pensieri interiori e esteriori.

E’ scientificamente provato che la mindfulness è efficace nel migliorare la gestione dello stress; nel trattamento dei disturbi d’ansia e attacchi di panico, per le ricadute nella depressione, disturbi da uso di sostanze, trauma e disturbo da stress post-traumatico, disturbi del sonno, dell’attenzione, dell’alimentazione, trattamento del dolore cronico ed in oncologia; per il rafforzamento del sistema immunitario.

Una pratica semplice e quotidiana che può aiutarci a scrollarci di dosso ansia e stress, migliorando sensibilmente la qualità della nostra vita.
Adatta agli adulti così come ai bambini, ai quali possiamo trasmetterla in molti modi.

Moltissimi gli esercizi che si possono mettere in pratica per riportarci senza traumi al momento presente, in modo da far scomparire, come bolle di sapone, i pensieri negativi che ci impediscono di vivere nel “qui e ora”.
Fra i più semplici il concentrarsi sulla respirazione e sulle sensazioni fisiche che permette di tornare “con i piedi per terra”, tralasciando i pensieri che ci tormentano.
Una curiosità per gli interessati.
Fino a qualche anno fa la pratica Mindfulness la chiamavano “presenza mentale“.
Più indietro nel tempo, gli yogi della tradizione la definivano “ananda” e Francesco d’Assisi la chiamava “perfetta letizia“.
Sostanzialmente e semplicemente è la piena consapevolezza, della gioia di essere completamente immersi nel momento presente.

 

Exit mobile version