Come ogni anno, ritorna l’ormai consueto appuntamento con M’illumino di meno, ideato da Caterpillar e Radio 2 e volto alla sensibilizzazione nei confronti del risparmio energetico e della sostenibilità ambientale. Tantissime le adesioni a quest’evento, appoggiato anche da Senato e Quirinale, e tantissime sono le iniziative pensate ed organizzate per risparmiare energia. Piazze e monumenti rimarranno al buio, c’è chi per andare a scuola non userà mezzi di trasporto, ma il “piedibus”, da cui anche lo slogan di questa giornata:
“Perché sotto i nostri piedi c’è la Terra e per salvarla bisogna cambiare passo“.
Radio 2 chiede a tutti i suoi ascoltatori di spegnere le luci non strettamente necessarie alle 18 di oggi pomeriggio. La data del 23 febbraio non è casuale: 15 anni fa entrava ufficialmente in vigore il Protocollo di Kyoto, il trattato firmato nel 1997 da 180 Paesi con lo scopo di rallentare il riscaldamento climatico e favorire l’uso di risorse alternative e sostenibili per il nostro pianeta.
Come risparmiare energia? Camminando!
L’invito degli organizzatori di M’illumino di meno per quest’anno è “Risparmiare e camminare“, che sia una passeggiata, una marcia, una maratona, una processione o un ballo. Questa camminata ecosostenibile è iniziata circa un mese fa:
“Entro il 23 febbraio, giorno della quattordicesima edizione di ‘M’illumino di Meno’, vogliamo simbolicamente raggiungere la luna a piedi e sono 555 milioni di passi. Abbiamo dunque bisogno del contributo di tutti“.
Il tutto ha avuto inizio il 29 gennaio dall’Arena Civica – Palazzina Appiani nel Parco Sempione di Milano, in diretta su Radio2 e in collaborazione con il Fai (Fondo ambiente italiano). Quella è stata la prima trasmissione radiofonica camminata della storia della radio. La Giornata Internazionale del Risparmio Energetico e degli stili di vita sostenibili ha il patrocinio della Presidenza della Repubblica: dalle 18.30 alle 20.00 di stasera l’illuminazione della facciata esterna del Palazzo del Quirinale e di quella di Palazzo Madama rimarranno spente; così come i punti luce, non di sicurezza, nei corridoi interni e nel Salone Garibaldi. Inoltre, due anni fa, a Palazzo Madama sono state sostituite le lampade della facciata ormai obsolete con nuove luci a LED e negli altri edifici si è passati all’uso di “lampade a basso consumo, ibride plug-in”.
La risposta delle città
Le città hanno risposto con entusiasmo a questa richiesta, dal Nord a Sud: niente auto, ma bici; niente ascensore, ma scale; aperitivi e visite guidate al buio, anche i monumenti saranno spenti dalle 18 in poi. Un blackout simbolico ma significativo: solo così potrà innescarsi un circolo positivo di altre azioni ed iniziative finalizzate al risparmio energetico. Ciascuno di noi può compiere dei piccoli gesti quotidiani e cercare di cambiare le proprie abitudini sul consumo di energia. Basti pensare a quanti cellulari, computer, tablet, televisori e altri dispositivi ed elettrodomestici rimangono accesi anche quando nessuno li usa. Oppure, quante volte ci siamo dimenticati di staccare la spina o spegnere un interruttore? Ecco, iniziamo da queste piccole cose, certo sono solo una goccia nell’oceano, ma tante gocce formano un mare. Niente è inutile e scontato, anche l’azione più piccola può avere un significato, basta impegnarsi e fare quanto più ci è possibile, che sia spegnendo una lampadina o prendendo la bici invece dell’automobile. Il cambiamento verso un mondo più pulito ed ecosostenibile passa anche attraverso di noi.
Carmen Morello