Migranti nel mare del disagio e dell’indifferenza

Migranti: restare umani ky7iwu1 Migranti nel mare

 


Di Andrea Umbrello


Rimangono ferme nel porto di Catania le due navi ong approdate tra sabato e ieri nel capoluogo siciliano: la Humanity 1 e la Geo Barents. Sulla prima, rimangono 25 persone a bordo, dopo che, 144 sono state fatte scendere perché ritenute “fragili” della commissione medica dell’Usmaf. Stessa sorte toccata a  357 persone che formavano il precario equipaggio della seconda, sulla quale rimangono 215 persone.

Tra tutte queste persone e la salvezza c’è, chiaramente, il mare. Ma questo è un mare di disagio e indifferenza, perché contrariamente a quanto successo, l’accoglienza dovrebbe essere totale  tenendo conto che tutti i migranti rimasti a bordo delle due navi, provengono da circostanti di grave sofferenza oltre che da un viaggio che prosegue, da tempo immemore, camminando sulla corda del dolore.

Intanto, alla ong Humanity è arrivato l’ordine di ripartire ieri pomeriggio. “Ci è stato ordinato di lasciare il porto di Catania, in Sicilia. Ci sono ancora 35 persone salvate in mare in pericolo a bordo della nostra Humanity1, a cui è stato rifiutato lo sbarco dalle autorità italiane. Il capitano ha respinto questa richiesta. La legge del mare lo obbliga a portare in un luogo sicuro tutti quelli salvati dall’angoscia” ha fatto sapere la Ong Sos Humanity.

“È mio dovere completare il salvataggio delle persone in pericolo, facendole sbarcare tutte al porto di Catania come luogo sicuro. Non posso lasciare il porto finché tutti i sopravvissuti salvati dall’emergenza in mare non siano sbarcati” ha detto il capitano della Humanity1.

È essenziale parlare di numeri come fatto fino a questo momento, ma purtroppo, è ancora più importante ricordare che ogni singola unità di questi stessi numeri rappresenta una vita umana. Forse qualcuno a Roma non lo rammenta abbastanza bene. Forse, sempre nella capitale, il “carico residuale” non è stato sufficientemente vicino alla morte per entrare nella fortunata cerchia dei meritevoli di “sbarco selettivo”.
Rileggete il virgolettato.
Sentite anche voi i brividi?
Nascono dall’orrore di certa terminologia.

Restare umani non è qualcosa che può essere fatta a singhiozzo. Queste persone hanno bisogno di accoglienza totale.

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