Microsoft ha firmato un accordo con Kind Financial. Quest’ultima, è una startup originaria di Los Angeles la quale ha sviluppato Agrisoft: un programma il quale digitalizza – dalla produzione alla vendita – il mercato, ovviamente legale, della cannabis.
All’interno della stessa Kind Financial ci sarà una squadra gestita proprio dalla Microsoft stessa, la quale squadra aiuterà la startup fornendole assistenza legale e la assisterà anche nel combattere il mercato nero.
Infine questo accordo punta ad aiutare anche i governi locali, fornendo un aiuto che li assista a tracciare una pianta sui terreni coltivati e sulla distribuzione della vendita al dettaglio, ecc.
Per contestualizzare meglio la situazione, bisogna dire che attualmente cinque Stati degli USA hanno legalizzato il consumo della sostanza sia a fine ricreativo che per vari trattamenti medici.
Invece son 23 gli Stati che solo in ambito sanitario promuovono l’utilizzo della cannabis.
Florida, Ohio, California e altri due grandi Stati a novembre andranno a votare per estendere la legalizzazione anche per fini ricreativi. Il mercato legale della cannabis ha toccato più di 5 miliardi di dollari l’anno scorso e le previsioni indicano un aumento che forse toccherà quasi i 7 miliardi di dollari entro il 2016.
Inoltre è intorno al 60 % la popolazione degli USA favorevole alla così detta “legalizzazione” della cannabis, negli under 34 la percentuale sale a 71 % (fonte: istituto di ricerca Gallup).
Queste sono alcune delle dichiarazioni rilasciate dal portavoce Kimberly Nelson: «Microsoft supporta i governi e le istituzioni come il dipartimento di Giustizia, che intendono tenere sotto controllo il consumo legale di sostanze, dal tabacco alla cannabis» e concludendo: «Con la regolamentazione dell’industria, ci saranno più transazioni. Nel settore ci sarà una significativa crescita».
Microsoft è dunque la p
In pratica, però, va specificato che Kind Financial usava già i servizi cloud della Microsoft stessa per lo sviluppo del programma che monitorasse la cannabis legale.
E dunque, questa, è solo un’entrata ufficiale della società nel mercato legale della cannabis. Passo questo molto rischioso ed importante, che potrebbe segnare la svolta nella legalizzazione sia a livello USA che mondiale (dato anche il fatto che la Microsoft ha la sua sede a Washington, dove peraltro la cannabis è già legale).