Chris Bosh: un campione costretto a lasciare il basket
La carriera di Chris Bosh non ha bisogno di molte presentazioni: 2 volte campione NBA, 1 oro olimpico e selezionato 11 volte per l’All Star Game NBA, la partita delle stelle. Tuttavia, Bosh non gioca una partita dal 10 febbraio 2016, quando scese in campo l’ultima volta con i suoi Miami Heat. Da quel giorno un lungo calvario, causato da un’inaspettata e tremenda malattia. Iniziò tutto con un semplice stiramento al polpaccio, che si complicò dopo l’ultimo All Star Game disputato da Bosh. Dopo di che una grave complicazione: un coagulo di sangue dal polpaccio era risalito fino ai polmoni, causando forti dolori al giocatore. L’equipe di medici degli Heat impedirono a Bosh il rientro in campo per tutelarne la salute durante le stagioni successive. Nonostante Chris ci provasse, non c’era verso di liberarsi di quella malattia. Infine, il 12 febbraio di quest’anno annuncia pubblicamente che non tornerà più in campo e conseguentemente i Miami Heat decidono di ritirare la sua maglia numero 1. La cerimonia ha avuto luogo questa notte, in occasione della partita contro gli Orlando Magic.
Bosh, il pioniere dei lunghi tiratori
Chris Bosh è stato sicuramente uno dei top player della sua generazione, come testimoniato da quanto raccolto nella sua carriera. Ha lasciato un ottimo ricordo ai Toronto Raptors, in cui ha giocato per 7 stagioni. Invece è entrato nell’olimpo dei vincenti con i Miami Heat di Lebron James e Dwayne Wade. Proprio questo duo più Bosh erano soprannominati “The Big Three” e insieme vinsero due anelli consecutivi nel 2013 e 2014. Le copertine ovviamente non lo riguardavano molto, per quello c’è sempre stato Lebron. Tuttavia, Bosh è stato un giocatore rivoluzionario nel suo ruolo. Nell’NBA di 6-7 anni fa non era comune vedere lunghi come lui tirare così tanto e bene da 3. Senza ombra di dubbio, nei titoli vinti a Miami, Bosh ha dato il suo contributo fondamentale nell’aprire il campo in attacco e nel prendere rimbalzi fondamentali in difesa. Durante la sua carriera ha giocato più di 900 partite in NBA tra regular season e playoff, con una media punti che si aggira sui 18 per partita più circa 8 rimbalzi. Un giocatore destinato ad entrare nella Hall of Fame che ci ha deliziato con le sue giocate, ma ci ha anche fatto ridere moltissimo!
Luca Pesenti