Mia Martini: ventidue anni dalla sua tragica scomparsa

MIA MARTINI - Fonte Sorrisi.com

Nel 1989 Mia Martini tornò a Sanremo dopo una lunga assenza, cantando uno dei suoi brani più conosciuti e apprezzati: Almeno tu nell’universo. Si classificò soltanto nona ma vinse l’ambito Premio della Critica. Fu sempre lei a vincere il riconoscimento l’anno successivo (con La nevicata del ’56). Conquistò la targa anche nel lontano 1982 – per un totale di 3 volte con E non finisce mica il cielo – ma quello era un anno particolare.

 

Mia Martini – Loredana – Fonte static.ritalia.nohup.




Non c’era ancora un premio fisico, perché fu proprio durante il 32° Festival che i critici decisero di incoronare un loro vincitore. È stata l’altra sorella Bertè, Loredana, a ritirare dalle mani di Pippo Baudo (era il 2008) quel simbolo di apprezzamento per la grande artista scomparsa. L’assenza di Mia nel panorama musicale italiano si sente. Sono poche le interpreti in grado di emozionare e non sono molte quelle con un repertorio ricordato da tutti. Minuetto – scritta da Franco Califano e Baldan Brembo nel 1973 – è un chiaro esempio di un qualcosa che va oltre il successo.

La voce di Mia è capace di comunicare, di rendere vere le parole cantate, di rimanere nel cuore.

Sono sempre tua, quando vuoi, nelle notti più che mai,

dormi qui, te ne vai, sono sempre fatti tuoi.
Tanto sai che quassù male che ti vada avrai
tutta me, se ti andrà, per una notte… sono tua…
la notte a casa mia, sono tua, sono mille volte tua…

Il segreto di Mia, il suo vero diamante, non è contenuto nel testo di Almeno tu nell’universo. Ciò che era realmente prezioso permane, immutabile, ed è quel saper entrare in contatto con l’ascoltatore. In un mondo spesso privo di empatia la perdita di Mia Martini è un lutto che si ripete ogni giorno. Per fortuna nessuno può toglierci la possibilità di riascoltare la voce indomabile di chi sapeva domare le note per trasformarle in arte.

 

Luca Foglia Leveque

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