Mi manca casa. Ma anche no

Il senso di colpa è un sentimento comune quando amici e parenti ti chiedono se non ti manchi tornare a casa e l’affetto della tua famiglia. E la tua risposta è sempre no.

Finite le superiori, sei stato costretto a trasferirti in un’altra città per studiare o per lavorare, pensando che si sarebbe trattato solo di un breve periodo alla fine del quale avresti fatto ritorno nella tua casa dolce casa. Oppure ti sei allontanato con entusiasmo dalla tua famiglia e dagli amici col desiderio di evadere, fare esperienze nuove, arricchire il tuo bagaglio e poi rientrare. Ebbene, è trascorso il primo anno, il secondo, magari anche il terzo ed il quarto. Hai studiato, ti sei laureato, hai trovato lavoro e sei rimasto lì dove ti eri trasferito.

Mi manca casa. Ma anche no
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È l’iter comune a tantissimi giovani che, per esempio, si spostano dal sud d’Italia verso il nord, oppure di tantissimi altri che hanno preferito cambiare Paese e trasferirsi all’estero. Di cui amano tutto, quasi tutto oppure molto poco, ma che in ogni caso non lascerebbero per tornare nella loro città d’origine. E che non si sentono in colpa, nonostante tutto.

Il senso di colpa è un sentimento molto comune quando, vivendo lontano dal paese d’origine, amici e parenti ti chiedono se non ti manchi tornare a casa, se non ti manchi la città dove sei nato, se non ti manchi l’affetto della famiglia e la vicinanza degli amici di una vita. E la tua risposta è sempre NO.

Non fraintendetemi, da fuorisede meridionale quale sono da quasi 5 anni non posso negare che non mi manchi la mia famiglia, i gesti che per oltre 20 anni ho compiuto e quelle situazioni che sempre per più di due decenni ho vissuto quando ero a casa con mammà. Ma può anche succedere che il sol pensiero di tornare alle abitudini di casa, ai ritmi e alla realtà cittadina che ti ha coccolato da quando sei nato fino a che non sei andata via, ti faccia venire l’ansia. È così ma non puoi confessarlo.

Scusate ma a me proprio non va più. Come forse anche a te non va più di nasconderlo, di negarlo quando i soliti amici e parenti ti chiedono quando tornerai a casa, quando ti sposerai e magari andrai a vivere accanto alla casa dei tuoi genitori, oppure al piano di sopra o almeno nello stesso paese o città.

Non ti va più di rinnegare ciò che hai fatto negli ultimi anni della tua vita, la persona che sei diventata, i punti di vista maturati e le idee sicuramente differenti da quelle che avevi prima di lasciare il nido. Non ti va più di fingere che casa ti manchi, alludendo al fatto che forse prima o poi tornerai. Magari succederà domani, dopodomani, ma oggi proprio no.

Sei stufo di doverti fingere il solito fuorisede che brama il ritorno in patria, che vive le sue giornate pensando che al sud ci sono il mare e il sole mentre nel cuore della Pianura Padana dove ti trovi solo afa, nebbia, pioggia e fiumiciattoli neanche troppo belli. D’altronde, però, puoi vivere anche lì. In realtà, tu vuoi vivere proprio lì.

Mi manca casa, ma anche no. Punto.

 

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