22 maggio: il tribunale ha bocciato la richiesta di scarcerazione presentata dal suo legale (Liborio Cataliotti). Davide Vannoni resterà in carcere. Al fondatore e promotore del metodo Stamina è stata confermata la custodia cautelare. Vannoni fu arrestato il 26 aprile con i seguenti capi d’accusa: società a delinquere con l’aggravante della transnazionalità (in Georgia), truffa aggravata e somministrazioni di farmaci (ricordiamo che lui non è un medico ma un laureato in scienze della comunicazione). A questo punto potrebbe sorgere un dubbio (o anche di più); chi è veramente Davide Vannoni?
Il metodo Stamina : tra dubbi e sotterfugi
Nonostante il signor Vannoni abbia sempre propugnato la validità di tale trattamento, esso non risulta ancora brevettato e riconosciuto. Sembrerebbe che non ci siano prove scientifiche in grado di attestare la validità del metodo Stamina. Non risulta che Vannoni abbia mai pubblicato alcun articolo a riguardo (su qualche rivista scientifica). Il fondatore della Stamina Foundation affermò in più di un occasione di aver registrato i brevetti che provavano i risultati di tale scoperta. Successivamente si scoprì che erano semplici domande di brevetto il cui iter risulta concluso negativamente. Nell’ottobre del 2014 arrivò (addirittura) la definitiva bocciatura da parte della commissione incaricata di valutare i presupposti per una sperimentazione.
Diversi anni, fa la trasmissione Le Iene dedicò un servizio a favore del controverso metodo. Nel corso delle numerose puntate in cui è stato affrontato l’argomento, Davide Vannoni presentò i fogli di dimissioni dei pazienti. Il punto della questione è che il “mitomane“, spacciò queste azioni come fossero le prove di un effettiva guarigione (quando in realtà i veri resoconti parlano di ben altri risultati).
Ormai il signor Vannoni è al centro di una delicatissima vicenda. Il dubbio metodo è stato sperimentato in diverse località. Diverse sono le richieste di risarcimento da parte dei pazienti “danneggiati”. Molto singolare è la vicenda delle 3 persone che nonostante si fossero costituite parte civile nel processo contro il presunto medico, hanno continuato a seguire le “cure“ date dal metodo Stamina.
La tristissima “fiction” di “casa nostra” sembrerebbe essere arrivata in un vicolo cieco. Davide Vannoni (ora) non si trova in carcere ma nel reparto dedicato ai detenuti delle Molinette. Qui è stato ricoverato pochi giorni dopo l’arresto (26 aprile) in seguito ad un malore. Cosa succederà in futuro?
In attesa di aggiornamenti.
MARCO GALLETTI