Dopo 20 anni di tentativi falliti, ci sono riusciti. Il bambino e’ nato ad aprile, ormai ha cinque mesi, ma solo adesso e’ stata ufficializzata la notizia del primo essere umano nato da un padre e due mamme. Sembra fantascienza, ma e’ tutto vero. Ad ottenere questo strabiliante risultato, l’equipe media del dottore statunitense John Zangh. Il bambino e’ nato in Messico, in quanto negli Usa, questa nuova tecnica e’ del tutto illegale. A rivolgersi al dottor Zangh, una coppia giordana che da venti anni tentava invano di avere figli. I piccoli infatti, nascevano con una sindrome del sistema nervoso, e morivano poco dopo essere venuti alla luce. La coppia ne aveva gia’ persi due per lo stesso motivo. La tecnica usata consiste nel fecondare con lo sperma del padre, una cellula ottenuta con la fusione del Dna della madre, con quello di una cellula mitocondriale di una donatrice; in questo modo, il bambino non ha ereditato la malattia del sistema nervoso trasmissibile dal corredo cromosomico della madre. Quindi, un bambino nato da tre genitori e da tre differenti Dna. Ora questa tecnica apre nuove frontiere sulla lotta contro le malattie geneticamente trasmissibili. Sfortunatamente pero’, e’ ancora illegale nella maggior parte dei paesi del mondo. In Europa, la sola Inghilterra sembrerebbe disposta a dare il via alla sperimentazione. Aldila’ degli innumerevoli discorsi di ordine etico e o religioso, aldila’ di tutto, resta il fatto che questa sia una grande conquista in campo medico scientifico, se tutto questo serve a debellare malattie, a mio modesto parere, ben venga la sperimentazione. Comunque la si voglia mettere, un figlio e’ sempre un dono, non importa come e’ nato. E’ vita, e come tale, va riconosciuta e soprattutto rispettata.
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