In un importante passo avanti per i diritti della comunità LGBTQ+, il Congresso di Città del Messico ha approvato una riforma che sancisce il riconoscimento legale delle persone non binarie. Con questa modifica, la capitale messicana si allinea a un dibattito globale sempre più acceso sulla tutela delle identità di genere, ampliando le tutele giuridiche per chi non si identifica nelle tradizionali categorie di maschile e femminile. La riforma non solo rafforza la lotta contro la discriminazione, ma rappresenta anche un segnale di progresso sociale e inclusione.
Un passo avanti per i diritti di genere
Il Congresso di Città del Messico ha approvato una riforma legislativa che sancisce il riconoscimento delle persone non binarie, inserendole ufficialmente nella “Legge per il riconoscimento e l’attenzione delle persone LGBTTTI+”. La modifica, che ha ricevuto 47 voti favorevoli e solo quattro contrari, mira a eliminare barriere discriminatorie e a garantire l’inclusione di tutte le identità di genere, al di là delle tradizionali categorie di maschio e femmina.
La comunità lgbtq+ messicana sente profondamente le discriminazioni di genere e ogni giorno lotta anche per i più piccoli passi verso il riconoscimento legale. Ogni 31 marzo, la giornata internazionale della visibilità trans, la comunità queer messicana celebra la resilienza e la resistenza, nonostante l’omolesbotransfobia sempre più sistemica e violenta, che non poche volta ha anche ucciso.
Un cambiamento significativo nella legislazione
La riforma per il riconoscimento delle persone non binarie in Messico prevede l’aggiunta dell’articolo 4 alla normativa vigente, riconoscendo esplicitamente chi non si riconosce nei due generi normalizzati. Questa misura è stata proposta dal deputato Alberto Martínez Urincho, il quale ha sottolineato l’importanza di tutelare una comunità che affronta discriminazioni, abusi e violenze.
Secondo il parere della Commissione per l’uguaglianza di genere del Congresso, tale riconoscimento rappresenta un progresso fondamentale nella lotta contro l’esclusione e la marginalizzazione sociale.
L’importanza dell’identità di genere
Cecilia Vadillo, presidente della Commissione per l’uguaglianza di genere, ha ribadito che l’identità di genere non sempre coincide con il sesso assegnato alla nascita e che è essenziale garantire il rispetto legale e sociale di tutte le persone. Ha inoltre evidenziato come la riforma sia cruciale per oltre 340.600 persone in Messico che si identificano come non binarie e che affrontano ostacoli burocratici e discriminazioni nella vita quotidiana.
Il Messico è uno dei due Paesi, assieme all’Uruguay, ad aver ratificato la Convenzione interamericana contro ogni forma di discriminazione e intolleranza: questo significa che il Paese riconosce legalmente la discriminazione, qualunque essa sia e su qualsiasi presupposto si basi, ma prevede anche delle sanzioni nei confronti degli offensori. La ratifica porta con sé il conseguente comportamento di difesa, tutela e punizione, attuando tutte le misure necessarie per eliminare discriminazione e omofobia.
Aggiornamento del linguaggio inclusivo
Oltre al riconoscimento delle persone non binarie, la riforma introduce un adeguamento terminologico nella legislazione messicana. A partire da ora, la sigla ufficiale sarà “LGBTTTI+” invece di “LGBTTTI”, al fine di rendere più inclusiva la rappresentazione delle diverse identità di genere e orientamenti sessuali presenti nella società.
Dati e studi a supporto della riforma
Uno studio condotto nel 2024 dal Williams Institute della UCLA Law School, in collaborazione con l’organizzazione Yaaj Mexico, ha evidenziato che il 38% della popolazione di genere non conforme in Messico si identifica come non binaria. Questo dato dimostra la necessità di politiche pubbliche che riconoscano e tutelino tali persone, favorendo una maggiore equità sociale.
Verso una società più inclusiva
L’approvazione di questa riforma rappresenta un passo significativo nella promozione dei diritti umani e nell’inclusione delle persone non binarie nel tessuto sociale e giuridico del Messico. Sebbene ci siano ancora molte sfide da affrontare, il riconoscimento legale è un segnale forte verso una maggiore accettazione e rispetto della diversità di genere.
Lucrezia Agliani