Le comunicazioni attuali sono basate sulla rapidità, sui messaggi istantanei, in una quotidianità che fa continuamente riferimento all’utilizzo di WhatsApp e di altri strumenti digitali. Queste applicazioni permettono di inviare messaggi in pochissimo tempo e potrebbe sembrare, in un panorama tecnologico di questo tipo, che uno strumento come il telegramma di condoglianze abbia perso la sua rilevanza. Ma questo mezzo di comunicazione in realtà continua ad essere scelto da molte persone come una possibilità per esprimere rispetto e vicinanza in momenti di dolore. Ma cosa rende questa forma di comunicazione così utile, nonostante sembri poco adatta al modo attuale di inviare un messaggio?
La possibilità di inviare un telegramma online
Nonostante l’era digitale abbia introdotto strumenti di comunicazione rapidi come WhatsApp, il telegramma continua a resistere, soprattutto nei momenti più delicati come l’invio di messaggi di condoglianze. Questo strumento, apprezzato per la sua formalità e discrezione, è ora disponibile anche in forma digitale. La modalità digitale rende possibile l’invio tramite computer, tablet o smartphone (questo articolo di Letterasenzabusta.com spiega come fare un telegramma online in maniera chiara e dettagliata) ed è ormai più utilizzata rispetto alla tradizionale versione cartacea proprio perché offre la comodità di inviare un messaggio di condoglianze senza doversi recare fisicamente in un ufficio postale.
Il valore del gesto concreto
Inviare un telegramma di condoglianze è un gesto che ha una dimensione concreta. Oggi tutto ha assunto un carattere pienamente digitale e per questo motivo ricevere un telegramma può suscitare una sensazione di rispetto che spesso non è presente nei messaggi digitali. La formalità del formato trasmette una sensazione di serietà, un’importanza che non è la stessa di un semplice messaggio inviato con un’applicazione mobile.
La formalità e l’eleganza del messaggio
La struttura stessa del telegramma impone una certa formalità che è difficile replicare in un messaggio su WhatsApp. Le parole sono scelte con cura, sono molto dirette ed evitano l’eccesso di emotività, ma esprimono allo stesso tempo una profondità in ciò che si prova. È uno stile che si adatta in maniera perfetta al contesto delle condoglianze, nel quale è preferita la sobrietà. Una forma di eleganza del telegramma che si manifesta nella sua capacità di comunicare rispetto in maniera efficace.
Il telegramma continua a resistere
Anche se le tecnologie digitali avanzano, il telegramma di condoglianze continua a resistere per diversi motivi. La tradizione ha un ruolo importante: per molte persone, inviare un telegramma è un’azione che rispetta un rituale consolidato nel tempo. Inoltre, anche le nuove generazioni riconoscono il valore di questo gesto, che viene visto come un modo per differenziarsi dagli ormai consueti messaggi digitali. È un aspetto da non sottovalutare, considerando anche la possibilità di inviare un telegramma online.
Perché il telegramma continua ad essere usato nell’era di WhatsApp
La rapidità con cui si può inviare un messaggio su WhatsApp è sicuramente un vantaggio, ma proprio questa immediatezza può togliere valore al messaggio stesso. Il telegramma, al contrario, richiede più tempo e una certa riflessione. Chi lo invia deve prendersi un momento per scegliere le parole giuste, pensando attentamente a ciò che vuole comunicare.
Il telegramma, inoltre, si distingue particolarmente per il suo carattere ufficiale. Se i messaggi su WhatsApp possono essere dimenticati o persi tra le numerose altre notifiche, un telegramma ha una presenza concreta che non può essere ignorata. Rimane come un ricordo della vicinanza espressa in un momento particolarmente doloroso.
Il telegramma di condoglianze, quindi, è un gesto che rafforza il legame tra le persone in un momento di difficoltà. Un messaggio digitale può essere letto velocemente e poi dimenticato. Invece, un telegramma possiede una qualità che dura nel tempo e che continua a ricordare l’importanza di prendersi del tempo per comunicare con profondità.