Osservate da vicino le linee della nuova Mercedes Classe E Station Wagon e trovate una sola, tangibile, differenza dalla sorella minore Classe C Station Wagon: non esiste!! Sono due auto perfettamente identiche!! Per carità, seducenti e assai gradevoli, specie viste da dietro (sembra che si stia parlando di due belle donne), ma questa volta gli stilisti della casa della stella a tre punte non si sono davvero impegnati per nulla per differenziare pur minimamente le due varianti familiari delle loro berline di punta dei segmenti D ed E.
Già le versioni berline erano discretamente simili sia nella vista anteriore che in quella posteriore, ma stavolta i designers della stella si sono superati: perfino la fanaleria, tratto che spesso distingueva le due serie, è praticamente la medesima. Per fortuna, perlomeno negli interni, le differenze sono tangibili: a parte la plancia ipertecnologica (ripresa in questo caso dalla Classe S, terza quasi gemella del lotto) con doppio schermo da 12 pollici, forse meno elegante ma sicuramente differente da quella della C, la sesta generazione della nuova Classe E SW (la prima è la mitica W 123, altrimenti nota in Italia come “Gattone“) può vantare, come da tradizione, un bagagliaio davvero enorme: da 670 a 1820 dm3 di capienza, ai vertici della categoria, con la possibilità, anche questa inedita, di avere una terza fila di sedili (inedita per Mercedes, ma i lettori più attempati potranno ricordare le leggendarie versioni Familiali di Peugeot 404, 504 e 505). Per facilitare le operazioni di carico, l’apertura del portellone è elettrica e le sospensioni sono autolivellanti, per non variare l’assetto anche in presenza di carichi molto ingombranti e/o pesanti, considerando anche la portata massima di oltre 700 Kg.
Per quanto riguarda la meccanica, l’offerta della nuova Classe E SW, specie considerando che si è in fase di lancio, è davvero ampia e, ovviamente ripresa dalla berlina: motori 4 cilindri benzina 2.0 da 184 cv (E 200) e 211 cv (E 250), V6 3.0 da 333 cv e quattro ruote motrici (E 400 4 Matic) e lo sportivissimo 3.0 V6 biturbo da 401 cv della E 43 AMG 4 Matic, (adatta agli sportivi con famiglia numerosa). Per quanto riguarda i diesel, l’offerta si divide tra i 4 cilindri 2.0 da 150 cv (E 200 d), 194 cv (E 220 d) ed il V6 3.0 da 250 cv della E 350d. Unico cambio disponibile (purtroppo), l’automatico 9G-Tronic che, come dice il nome, ha 9 rapporti. Da segnalare la presenza della guida semiautonoma, ancora parecchio da perfezionare, stando alle prime prove su strada effettuate.
I realtà è una tradizione tutta Mercedes che va avanti dai tempi delle serie S W 108 e delle berline (allora le più piccole della gamma) W114 e 115, altrimenti note come “barraotto” quella di proporre linee assai simili ad ogni avvicendamento di generazione, ma ogni modello aveva alcune soluzioni stilistiche particolari per cui comunque si notava la differenza tra i vari modelli, ed ognuno aveva una propria personalità. Il futuro, perlomeno stando al debutto della nuova Classe E, sarà sempre più copia/incolla. Speriamo di no.