Mentre in tutta Italia centinaia di poliziotti e carabinieri stanno cercando di sedare le rivolte che stanno esplodendo nelle carceri di Modena, Frosinone, Poggioreale, ma anche di Alessandria, Foggia, Vercelli, perché a causa del Coronavirus sono state sospese ai detenuti le visite dei famigliari;
Mentre negli ospedali di tutta Italia migliaia di medici, infermieri, oss, stanno perdendo il sonno e la salute, con turni massacranti e rischi immani, cercando di gestire l’emergenza sanitaria in corso e scongiurare il collasso del sistema sanitario;
Mentre nelle aziende di tutta Italia decine di migliaia di lavoratori stanno per perdere il posto e migliaia di imprenditori i frutti di un’intera vita;
Mentre insomma in tutta Italia una parte della popolazione sta dando tutta sé stessa per contenere il contagio, pregando, pregando che rallenti il prima possibile, prima che le gambe cedano anche a loro, fuori dalle carceri, dalle aziende, dagli ospedali, milioni di italiani si ammassano nei bar e nei locali con gli Spritz in mano perché “oggi è una bella giornata”.
Perché tanto quegli stronzi negli ospedali, nelle aziende, davanti alle carceri, nelle istituzioni, qualcosa si inventeranno. E se non lo faranno, se la situazione peggiorerà, daremo pure loro addosso.
Perché non avranno fatto abbastanza.
Intanto i contagi crescono.
Siamo a 7.400. Fra poche migliaia tutte le terapie intensive d’Italia (5mila) saranno definitivamente occupate. I respiratori finiti. Gli ospedali avranno già raggiunto il punto di collasso. I medici e gli infermieri ammalatisi o esausti non saranno più disponibili.
La gente, che sarebbe stato possibile salvare, morirà in corsia.
Perché mentre un’Italia cercava di salvare il Paese sacrificando tutto, un’altra Italia doveva ammassarsi nei bar e nei locali non rinunciando a nulla. Nemmeno a uno spritz. Nemmeno per un giorno.
Perché mentre un’Italia combatte.
Un’Italia se ne sbatte.
Emilio Mola
