MEIS – Museo Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah – aprirà a Ferrara il 13 dicembre 2017, racconterà la storia lunga e italiana dell’ebraismo nel nostro paese.
MEIS. Originariamente l’idea fu di Vittorio Sgarbi e Alain Elkann, quella che ha portato alla realizzazione del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah. Sin dalla presentazione della legge istitutiva del 17 aprile 2003 n.9. (modificata dalla legge 296 del 27 dicembre 2006). Che fu approvata con voto unanime. Fa parte di in un piano di recupero urbanistico dell’ex carcere di Ferrara e dell’intera zona della Darsena su cui sorge.
Il MEIS da luogo di segregazione a centro di cultura, inclusione e dialogo diverrà un polo culturale sull’ebraismo. Il cui compito sarà proprio quello di raccontare la storia e la cultura dell’ebraismo italiano, con mostre, convegni e dibattiti sui temi dell’incontro. Tra culture e religioni diverse, della pace e della fratellanza tra i popoli. Sarà inaugurato, a Ferrara, il 13 dicembre 2017. L’apertura avverrà in concomitanza con la mostra Ebrei, una storia italiana: i primi mille anni. .
L’apertura del museo è stata annunciata dal Ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo (MiBACT) Dario Franceschini. In occasione della presentazione della nuova linea grafica del MEIS e del programma della Giornata europea della Cultura ebraica. Svoltasi lo scorso 10 settembre.
Quella del museo MEIS non si tratterà di una semplice esposizione temporanea ma di una vera e propria mostra prefigurativa del museo. Di cui rappresenterà, dal punto di vista scientifico ed espositivo, la prima grande sezione. L’obiettivo, con il Museo Nazionale dell’ebraismo italiano e della Shoah, è far conoscere la storia attraversando tutte le epoche. Dall’antichità al contemporaneo, ampliando la narrazione al di là della Shoah.
Il progetto architettonico del Museo
Il progetto del museo MEIS – all’interno dell’ex carcere di Ferrara, costruito nel 1912 e dismesso nel 1992 – è stato avviato nel 2011. Sotto la direzione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. Finanziato per 49 milioni di euro elargiti in più tranches. Si ascrive in un piano di riqualificazione urbana più ampia che coinvolge l’intera zona della Darsena. L’intento è quello di costruire un altro polo culturale in città che vada oltre il centro storico.
L’edificio è situato in via Piangipane 81, ospita gli uffici della Fondazione e 200 metri quadri di aree espositive aperte al pubblico. Nel 2018 partirà la costruzione di 5 nuove palazzine nell’area dell’ex carcere a simboleggiare i 5 libri della Torah. Completeranno lo spazio museale con sale espositive, biblioteca, caffetteria creando un interessante contrasto visivo. Tra la struttura preesistente e le nuove costruzioni. Come ha spiegato il Presidente della Fondazione MEIS Dario Disegni.
Sottolinea Dario Disegni l’idea costitutiva del Meis è di raccontare una cultura millenaria di una popolazione presente nel nostro paese da 2200 anni. Una cultura fiorente, con un passato glorioso e con un futuro più vivo che mai.
L’ebraismo italiano ha mille anime
La mostra: Ebrei, una storia italiana: i primi mille anni, a cura di Anna Foa, Giancarlo Lacerenza e Daniele Jalla, racconterà la nascita dell’ebraismo italiano. Il suo primo millennio di storia e di peculiarità. L’obiettivo strategico, del MEIS, oltre a quello di dar vita ad un polo culturale di confronto e dibattito sull’ebraismo, si incentra anche sul ruolo delle diverse minoranze e sulla convivenza. Confronto tra minoranze che è oggi più che mai attuale. Costituisce un modello assolutamente originale di integrazione. E, contemporaneamente, di mantenimento e sviluppo di una propria identità religiosa e culturale.
Riguarda una presenza ininterrotta nel tempo, che ha conosciuto una storia travagliata di continue migrazioni interne ed esterne. La suddivisione etnica interna e la distruzione geografica sono cambiate svariate volte. Nonostante sia rimasto piuttosto stabile il dato della consistenza numerica. E’ la storia a narrarci delle tante e diverse comunità ebraiche che si stabiliscono in nove terre. Spesso, anche, con la violenza dei conquistatori. Nuove terre dove hanno subito una reazione di rigetto da parte della popolazione stanziale.
Accanto al percorso espositivo vi sarà anche uno spazio multimediale dedicato alla promozione turistica con due itinerari sulla Ferrara ebraica.
Meis, Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah.
Via Piangipane, 79-83.
44121 Ferrara.
Qui il sito del museo.
Felicia Bruscino