Istituito un centro interdipartimentale di ricerca in Medicina di genere all’Università Federico II di Napoli. Situato nella sede dell’ ateneo Villa Ferretti a Bacoli, questo centro promette di portare un nuovo focus sulla medicina basata sul genere. Il centro sarò diretto dal Prof. Antonio Cittadini, ordinario di Medicina interna presso l’Ateneo
Un nuovo modo di vedere la Medicina
La creazione di questo centro interdisciplinare di ricerca in Medicina di genere rappresenta un passo significativo per la Medicina. Nato dalla collaborazione delle cattedre di ginecologia, cardiologia, farmacia e medicina interna, e diretto da Antonio Cittadini, la Medicina di genere è una branca della medicina che studia le differenza biologiche e socioculturali tra uomini e donne e l’influenza che questi fattori hanno sullo stato di salute e di malattia.
Perché è stato istituito un centro interdipartimentale di ricerca in Medicina di Genere all’Università Federico II di Napoli?
L’Università di Napoli ha deciso di investire in questo ambito poiché prende in considerazione il fatto che la maggior parte delle conoscenze utilizzate dalla medicina moderna, emergono da ricerche che hanno coinvolto maggiormente gli uomini rispetto alle donne.
“C’è l’urgenza di studiare di più la salute delle donne, considerando anche quei fattori della società che influiscono maggiormente sul sesso femminile e che hanno ricadute sulla salute della donna come la cura dei figli e della casa, affrontando anche il tema del gender gap sui luoghi di lavoro”, spiega il direttore Cittadini.
Il Gender gap, presente nell’ambito sanitario, dove i dati elaborati dal Ced della Fnomceo (Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri), su un totale di 329,263 medici con meno di 69 anni, riporta che solo il 52% è donna. Nella fascia sotto i 55 anni, invece, le donne sono in netta maggioranza. Tra i primari, però le donne sono ancora il 14%. Questo rappresenta come, purtroppo, il divario tra uomini e donne sia ancora elevato. Soprattutto nella gerarchia dei ruoli, si nota come le donne, tra i primari, siano in netta minoranza.
Obiettivo del Centro
L’obiettivo del Centro è quello di:
- svolgere iniziative didattiche ed educative con lo scopo di divulgare la medicina di genere;
- migliorare la salute delle donne;
- promuovere la parità di genere anche in ambito medico-scientifico.
L’inaugurazione
L’inaugurazione del centro è avvenuta proprio oggi, 7 novembre. La giornata, aperta dai saluti istituzionali del rettore della Federico II, Matteo Morito, del dirigente medico gabinetto del ministero della salute, Mara Campitello, dell’assessore al Comune di Napoli con delega alla salute, Vincenzo Santagada, del direttore generale dell’Azienda ospedaliera universitaria federiciana, Giuseppe Longo, cui seguirà l’intervento di Maia Triassi, presidente della scuola di Medicina e Chirurgia alla Federico II.
L’inaugurazione di questo centro, rappresenta un momento di grande importanza per l’Università Federico II di Napoli. Esso segna un capitolo nuovo nella ricerca medica basata sul genere. La prospettiva è quella che possa migliorare la salute e il benessere di uomini e donne e che, il divario di genere in ambito medico sia superato.
Ambra Vanella