Matteo Salvini ha una condanna per razzismo. Contro di voi!

Matteo Salvini ha una condanna per razzismo, una pena di 5.700 euro, tenuta nascosta per anni e rivelata solo oggi dal quotidiano torinese “Cronaca Ora” che l’ha scovata tra gli atti di un altro procedimento che vede lo stesso Salvini coinvolto: quello per vilipendio contro la magistratura.

Ma l’aspetto più interessante della vicenda non è tanto la condanna: quanto l’identità delle vittime di quell’atto di razzismo che ha portato alla condanna.

No, non i neri, gli africani, i rom. Ma quelle altre vittime che il Capitano ha prediletto per così tanti anni della sua carriera: i napoletani.

A Salvini i napoletani facevano (facevano?) talmente schifo che nel 2009, durante una festa della Lega, con la solita birra in mano, lanciò il coro che definiva i napoletanti puzzolenti, colerosi, terremotati, poco avvezzi all’igiene intima.

Quegli stessi napoletani che oggi a frotte lo adorano, lo acclamano, lo amano manco fosse Maradona o San Gennaro.

Come quel napoletano, un certo Giovanni S., che ieri in una conversazione privata mi ha scritto (copio e incollo il messaggio):

“Vaii cac*re e sciaquati la bocca quando si parla di SALVINI PEZZO DI MERD* SCIACALLI TU E LA SINISTRA”.

Ecco Giovanni S. di chi parlo io. Di uno che fino a che tu non gli sei servito, perché i voti del nord gli bastavano per essere eletto, definiva te, tua mamma, tuo padre, la tua famiglia “colerosi terremotati e puzzolenti”.
E adesso che gli servite, all’improvviso, ha cambiato idea.

Ma ricorda di questa condanna Giovanni, ricordati di quei cori contro Napoli e i Napoletani. Ricordati quella dignità che la tua città dovrebbe difendere e che invece avete deciso di mettere sotto i piedi, per leccare quelli di un padano che vi ha sempre disprezzati. Schifati. Fino a beccarsi una condanna.

Per razzismo.
Contro di voi.

 

Emilio Mola

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