Solo nelle prime due settimane di Maggio, solo in questi primi sedici giorni, Matteo Salvini ha investito di sole sponsorizzazioni dei suoi post su Facebook una cifra che oscilla tra i 43.200 euro e i 187.000 euro: per un valore medio complessivo di ben 115.300 euro. In sole 2 settimane. E solo sulla sua pagina Facebook, la cui gestione risulta affidata a una squadra di ben 22 persone, tutte residenti in Italia.
Ciò che impressiona di più osservando non solo le statistiche di maggio, ma anche quelle dei mesi precedenti, non è solo l’impressionante fiume di denaro investito per la sola propaganda su Facebook: ma è quanti soldi Matteo Salvini spenda per sponsorizzare i post che riguardino immigrati (soprattutto di colore).
Fatta eccezione per i due post che annunciano l’evento di Milano sul quale si sta ovviamente giocando il gran finale in vista delle Europee, la principale spesa del mese di maggio l’ha riservata alla diffusione del video di un immigrato di colore che aggredisce un capotreno. Budget stanziato: 5.000-10.000 euro.
Ci sono poi i 1.000-5.000 euro stanziati per diffondere il video di immigrati di colore che manifestano contro il decreto Salvini, un venditore ambulante di colore che aggredisce verbalmente un vigile e così via.
Solo immigrati. Solo loro. Nemmeno un centesimo speso per sponsorizzare video o post riguardanti italiani che hanno commesso le stesse o peggiori azioni in quello stesso arco di tempo.
Perché deve passare l’idea che gli immigrati siano tutti così. Prendi un cesto di mele. Parla solo delle mele marce. E tutti si convinceranno che quel cesto è fatto solo di mele marce.
Si chiama istigazione. Si chiama manipolazione. E se ci spendi su migliaia di euro allora non è più solo politica. E’ una precisa, scientifica, voluta, studiata, chirurgica e finanziata operazione di istigazione all’odio razziale.
E chi lo nega o è un bugiardo, o un ipocrita, o un complice.