Sembrava quasi che Mattarella si rivolgesse a destinatari ben precisi – senza mai pronunciare i loro nomi – ieri, durante la tradizionale cerimonia per gli auguri di fine anno.
Quando ha ricordato come la nascita della diciottesima legislatura sia stata l’esito di un “difficile confronto tra le forze politiche per dare un governo al Paese” . Mattarella ha sottolineato l’importanza del rispetto della Costituzione, di cui quest’anno abbiamo festeggiato il 70esimo anniversario ed ha proseguito con un augurio a tutte le cariche istituzionali. Affinché possano “adempiere il proprio mandato secondo quel che richiede la nostra Costituzione” e nel “rispetto dei limiti del potere che la nostra Carta indica a chi è chiamato a esercitarlo”. Richiamo anche al Parlamento, espressione della volontà popolare, a cui è affidato ” il ruolo centrale nella democrazia disegnata dalla Costituzione […] e che va rispettato e preservato per non alterare l’essenza di ciò che la nostra Carta definisce e prescrive”.
Costituzione e pluralismo
Il Presidente Mattarella non manca di ricordare come la nostra Costituzioni si fondi su valori che ne costituiscono l’ossatura. Fra questi il pluralismo, ne “l’assetto dell’ordine istituzionale”, nella società civile, nel mondo dell’informazione. Pluralismo che per il Presidente del Colle è conseguenza del porre la persona – “ogni persona” tiene a sottolineare – al centro dell’azione dello Stato. Valore e dovere, il pluralismo, da perseguire. E i doveri, per Mattarella, “riguardano ciascuno di noi, […] tutte le donne e gli uomini, a partire dal Presidente della Repubblica, che hanno il privilegio di servire le istituzioni e attraverso di esse dare il loro contributo alla realizzazione del bene del Paese“.
Europa
“L’Italia è un paese fondatore dell’ Ue – ricorda Mattarella – e deve svolgere al suo interno un ruolo da protagonista”. Per il Presidente, l’Unione non è “un vincolo esterno” al contrario deve essere concepita come “un moltiplicatore della nostra influenza internazionale”. In un altro passaggio, Mattarella ricorda come comuni a tutta Europa siano i processi di trasformazione. Così come le grandi tematiche, dall’immigrazione, passando per i cambiamenti climatici fino al terrorismo. E sollecita le classi politiche a porre attenzione al “rischio di un cortocircuito tra l’urgenza di fornire risposte veloci, sollecitate dall’emotività […] e la necessità di tempi più lunghi necessari alla definizione di soluzioni efficaci, durature e sostenibili”.
Antonio Megalizzi
Il ricordo del Presidente della Repubblica va ad Antonio Megalizzi, il giovane giornalista trentino fra le vittime della strage di Strasburgo. Ribadisce la solidarietà e la vicinanza alla famiglia, alla fidanzata e agli amici. E ricorda “respingiamo con la forza della nostra cultura e della nostra storia, chi vorrebbe instaurare nel mondo un clima di paura, di odio, di fanatismo”.
Francesca Peracchio