MATERA, la festa della Bruna: il giorno più lungo dei materani

FESTA DELLA BRUNA: una tradizione lunga più di 600 anni

Anche quest’anno a Matera in Basilicata si è svolta la festa patronale della Madonna della Bruna. Dal 2 luglio di 628 anni fa ha luogo questa tradizione che coinvolge non solo l’affezionato popolo materano, ma anche milioni di spettatori provenienti da diverse parti del mondo.  E’ un evento atteso tutto l’anno dai materani ed è il connubio del sacro e del profano.

L’edizione 2017 è stata però l’edizione dei record. Sia per i numeri (circa 15 mila persone alla processione dei pastori) sia per i ritardi.  Infatti, “rompendo la tradizione” il carro è stato rotto dopo la mezzanotte, slittando quindi al 3 luglio. Questo, a causa di ritardi nello smontaggio del carro. Inoltre i rituali fuochi di artificio non sono avvenuti. Dopo i primi spari iniziali, a causa del vento sono stata annullati, suscitando il malcontento del popolo materano in attesa della conclusione del suo giorno più lungo. Ma nonostante questo, l’evento si è svolto senza incidenti. Una buona organizzazione ha permesso comunque di far arrivare il carro in piazza come da tradizione.

festa della bruna
fonte foto.trmtv

FESTA DELLA BRUNA: tra leggende e modernità

Attorno a questa festa ci sono diverse leggende. A proposito della costruzione del carro, una di queste narra di una ragazza che apparve ad un contadino di Matera. Chiese un passaggio all’uomo che la accompagnò fino alle porte della città nei pressi della chiesa di Piccianello, che li la vide trasformarsi in statua. La Vergine salutò quindi l’incredulo contadino sussurrandogli queste parole: “E’ così, su un carro addobbato, voglio entrare ogni anno nella mia città”.

Mentre riguardo alla rottura  alcuni storici locali, sostengono che intorno al 1500 il conte Giovan Carlo Tramontano, all’epoca signore di Matera, aveva promesso di dare maggior rilievo alle celebrazioni del 2 luglio. Compreso un carro nuovo ogni anno. I cittadini per metterlo alla prova, assaltarono il carro trionfale costringendo il conte a mantenere la sua promessa. Le prime testimonianze concrete sull’esistenza di un carro trionfale rimandano tuttavia all’anno 1690.




La tradizione vuole che le tappe importanti che vengono tutt’oggi ancora rispettate e molto sentite spiritualmente e affettivamente dai materani, sono diverse.

SILVIA ROSIELLO

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