Massimiliano Panero, attivista vicino a Casapound nominato in una società del ministero dell’Ambiente

Massimiliano Panero

La nomina di Massimiliano Panero, presunto esponente piemontese legato a Casapound, nel consiglio d’amministrazione della Sogesid, ha innescato un acceso dibattito politico. Accuse di negazionismo climatico e legami controversi sollevano preoccupazioni, mentre Panero si difende respingendo le accuse e rivendicando il suo ruolo nel centrodestra.

Scoppia un acceso dibattito riguardo alla nomina di un attivista piemontese vicino a Casapound alla Sogesid, la società di ingegneria affiliata al ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, nonché al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. La scelta di Massimiliano Panero nel consiglio d’amministrazione ha sollevato critiche da parte sia del Partito Democratico che di Alleanza Verdi-Sinistra, che accusano il governo di aver selezionato una figura discutibile.

La vicepresidente del Partito Democratico, Chiara Gribaudo, non ha esitato a definire Panero come un “neofascista piemontese”, sottolineando il suo passato di candidato con una lista che presentava il simbolo di Casapound. Questo ha suscitato preoccupazione, considerando che la società riveste un ruolo chiave nei servizi offerti ai ministeri delle Infrastrutture e dell’Ambiente, entrambi coinvolti nella gestione del territorio, della sicurezza idrogeologica e della crisi ambientale.

Marco Grimaldi, deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, ha rafforzato la critica, definendo il caso come un esempio del “Partito Climafreghista” e accusando il governo di introdurre nell’organico una figura “negazionista dei cambiamenti climatici”. Grimaldi ha sottolineato la necessità di spiegazioni dettagliate su come un esponente della destra estrema, con precedenti legami a Casapound e posizioni anti-vaccino, possa essere coinvolto in una società che gestisce servizi ambientali cruciali.


Leggi anche “Differenze tra CasaPound e Forza Nuova: l’ala nera della politica italiana”


Massimiliano Panero, d’altro canto, ha respinto gran parte delle accuse mosse contro di lui. Ha negato di essere un membro di Casapound e ha smentito le etichette di negazionista climatico o filoputiniano. Panero ha chiarito che sebbene abbia tentato la candidatura con una lista associata a Casapound, non ne ha mai fatto parte e si considera semplicemente un esponente del centrodestra. Ha anche spiegato che il suo coinvolgimento in un’operazione commerciale per sostenere realtà locali lo ha portato a comparire in una foto con un ex esponente del governo russo, senza condividerne necessariamente le posizioni politiche. Inoltre, ha sottolineato di aver raccolto fondi per i profughi ucraini in passato.

La polemica attorno alla nomina di Massimiliano Panero sembra essere ancora aperta, con molte domande che rimangono senza risposta. L’accusa di coinvolgere un esponente della destra estrema in un ruolo così significativo all’interno di una società che gestisce questioni ambientali e infrastrutturali rimane al centro del dibattito, richiedendo ulteriori chiarimenti da parte delle autorità competenti.

Exit mobile version