Il massacro chimico a Idlib. La versione ufficiale: confermato l’attacco aereo siriano con un “ma”

Ieri sera via Twitter mi si domandava cosa ne pensavo del massacro a Idlib. Come di consueto, attendo di poter controllare più fonti possibili per affrontare l’argomento e soltanto se ho la certezza di poter dire qualcosa nella maniera più chiara possibile (anche se per questi argomenti è veramente difficile, soprattutto se si è sensibili di fronte a certe scene). In sintesi, per i pigri della lettura, dalle fonti ufficiali si evince che:

 

Cosa si è detto

Partiamo dall’articolo de La Stampa del 4 aprile 2017:

Decine di civili, tra i quali due bambini, sono stati uccisi in un attacco aereo in cui sono stati sprigionati “gas tossici” contro Khan Sheikhun, nordovest della Siria, nella provincia di Idlb controllata dai ribelli. Secondo l’Osservatorio siriano dei diritti umani, vicino all’opposizione, non è chiaro che tipo di sostanza sia stata usata. Ci sarebbero almeno cento vittime, molti bambini. Altre fonti dell’opposizione sostengono che il raid è stato condotto da Su-22 del regime e i bambini presentano sintomi simili a quelli causati dal “gas Sarin”, come soffocamento e fili di bava bianca che colavano agli angoli della bocca. Un altro attacco aereo, riferisce un medico a Bbc Arabic, avrebbe poi colpito l’ospedale in cui venivano curati gli intossicati.

È stato usato oppure no il gas Sarin? Su questo argomento si son lanciati in molti, accusando il governo siriano o i russi (questi ultimi direttamente o indirettamente) di aver bombardato chimicamente la zona causando numerosi morti.

L’attuale Presidente americano Donald Trump accusa addirittura Obama per non essere intervenuto in passato:

La Casa Bianca non ha dubbi che l’attacco sia stato compiuto dal governo di Bashar al Assad, ha detto il portavoce Sean Spicer, addossando la responsabilità anche all’amministrazione di Barack Obama, che “non fece nulla” contro Damasco per l’uso di armi chimiche in passato. Lo stesso Trump ha spiegato che “le azioni atroci del regime di Bashar al Assad sono una conseguenza della debolezza della passata amministrazione”.

C’è chi addirittura teorizza un complotto mediatico (come altri casi in passato) dove non si vede neanche una madre morta accanto ai bambini morti e puntualizzando sulla censura del viso di un bambino tenuto in braccio:

Ancora più sorprendente è il secondo video, intitolato dal Corriere della Sera: “L’attacco nella provincia di Idlib sotto il controllo dei ribelli. Tra le vittime molti bambini”. Come sempre, neanche una donna (ad esempio, una madre ripresa a fianco dei “bambini gasati”): tutti maschi, verosimilmente miliziani. Dapprima, per strada a fare scena indossando mascherine antipolvere, poi in una stanza indossando una tuta da imbianchino sperando che qualche giornalista babbeo possa scambiarla per una tuta NBC. A completare il quadro, un tizio che si allontana tenendo in braccio un bambino (con il viso opportunamente pixellato) e una buca stradale che non mostra nessun rottame dell’ordigno che l’avrebbe provocata.

Eppure i video non pixellati c’erano, con tanti altri bambini, così come anche le donne presenti sul luogo (non ho dubbi che qualche altro personaggio potrebbe sostenere la tesi dei “manichini” o dei “travestiti” per inscenare una “false flag“). Circolano diversi video che ritraggono i tentativi di soccorso molto rudimentali e le vittime in preda a spasmi ed evidenti problemi respiratori (alcuni dei video li ho salvati per sicurezza caso mai Youtube li rimuovesse perché sono veramente spaventosi: guardateli se non siete persone facilmente impressionabili). Riporto alcuni screenshot a fine articolo.

Secondo Matteo Guidotti non si tratterebbe di gas Sarin:

I DUBBI DELL’ESPERTO – Matteo Guidotti, esperto di armi chimiche del Cnr, in realtà ha qualche dubbio: “Userei una certa cautela nell’affermare che nell’attacco chimico avvenuto oggi in Siria è stato utilizzato il gas Sarin”. E spiega: “Ho già visto in passato immagini e video di persone colpite con il Sarin e i segni erano molto più evidenti: i corpi sono madidi di sudore, lacrime, saliva ma soprattutto escrementi. I soggetti intossicati generalmente vengono colpiti da fortissime convulsioni. E dai video diffusi localmente non si vede tutto questo”.
“Ma i dubbi maggiori vengono – dice ancora il ricercatore – dalla disinvoltura con cui gli operatori sanitari maneggiano i corpi delle vittime. Molti sono senza guanti e non indossano neanche le mascherine. C’è una serie di protocolli da rispettare per evitare che anche i soccorritori vengano contaminati dall’agente tossico”.

Sarebbe da capire che tipo di gas ha causato il massacro, Sarin o non Sarin. Tuttavia la presenza di armi chimiche è confermato, ma con attribuzione di responsabilità diverse.

La versione ufficiale siriana e russa

La sera del 4 aprile 2017 la Russia riporta la sua posizione ufficiale attraverso il portavoce del ministero della difesa Igor Konoshenkov:

Da RT:

The Syrian Air Force has destroyed a warehouse in Idlib province where chemical weapons were being produced and stockpiled before being shipped to Iraq, Russia’s Defense Ministry spokesman said.

The strike, which was launched midday Tuesday, targeted a major rebel ammunition depot east of the town of Khan Sheikhoun, Russian Defense Ministry spokesman Major-General Igor Konashenkov said in a statement.

The warehouse was used to both produce and store shells containing toxic gas, Konashenkov said. The shells were delivered to Iraq and repeatedly used there, he added, pointing out that both Iraq and international organizations have confirmed the use of such weapons by militants.

Insomma, secondo la versione ufficiale siriana e russa l’attacco aereo c’è stato e da parte del governo di Assad, mentre l’obiettivo sarebbe stato un deposito contenente i gas letali.

Questa versione ufficiale siriana e russa smentisce anche Giulietto Chiesa e il suo post riportato oggi (il giorno dopo la dichiarazione del portavoce russo) da qualche testata:

Nè Putin, né Assad sono stupidi. Ergo: quel bombardamento viene da coloro che hanno le armi chimiche. E che hanno bombardato i civili per far ricadere la colpa su Mosca e su Damasco.

Seguendo la versione ufficiale siriana e russa, la responsabilità della morte dei bambini a chi va data? A chi avrebbe detenuto i gas letali in un magazzino o alle bombe intelligenti? Un argomento interessante dal punto di vista comunicativo e propagandistico, perché spesso vengono accusate le controparti di fare “attacchi intelligenti” tutt’altro che intelligenti, ma si sa che è una questione di parte e di convenienza politica. Sta di fatto che il collegamento formulato dalle opposizioni siriane e in seguito alle testimonianze locali è evidente, in parte confermato (l’attacco aereo) e in parte smentito (al momento il gas letale si sarebbe trovato in un deposito colpito dal bombardamento).

 

David Puente 

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