Massacro a Parigi: una notte di terrore

fonte: Elisa Bellino

Un orrendo massacro ha sconvolto Parigi la sera del 13 novembre. Un venerdì come gli altri, lontano dal terrore e dalla guerra.

Eppure il Bataclan, storica sala concerti di Parigi, si è trasformata in pochi minuti in un vero e proprio mattatoio. Gli stessi giovani spettatori che stavano assistendo al concerto rock, sono stati uccisi, uno ad uno, dalla violenza disumana dello Stato Islamico. Settanta sono le vittime del Bataclan, in cui otto terroristi sono morti durante il blitz della polizia: tre sono saltati insieme alle loro cinture esplosive e uno è stato colpito dalle teste di cuoio francesi prima di farsi esplodere.

Colpi di kalashnicov anche a ristoranti e bar del X arrondissement e all’esterno dello Stade de France, gremito di tifosi, durante l’amichevole Francia-Germania a cui stava assistendo il Presidente Hollande che è stato fatto allontanare immediatamente. Un terrore senza precedenti che ha segnato la morte di 128 francesi. Sono invece 250 i feriti tra cui 99 in condizioni gravi.

La Francia manda i suoi aerei in Siria e bombarda uccidendo bambini, oggi beve dalla stessa coppa. Chi la segue deve capire che saranno in testa alla lista degli obiettivi dello Stato Islamico. Dopo Parigi, ora tocca a Roma, Londra e Washington” afferma l’Isis in una delle sue ultime rivendicazioni sul web, accompagnate dall’hashtag #Parigiinfiamme.

Il mondo intero piange le vittime di Parigi e a seguito della decisione di Hollande, presa subito dopo il massacro, di chiudere le frontiere, lo stesso afferma in diretta tv: “La Francia trionferà sulle barbarie, le forze di sicurezza e l’esercito sono mobilitate al massimo delle loro possibilità” e annuncia tre giorni di lutto nazionale in omaggio alle vittime degli attentati terroristici di venerdì notte a Parigi.

Un incubo che si ripete dopo l’attacco al settimanale satirico Charlie Hebdo. Un’azione atroce quella che ha visto protagonista la notte di sangue di Parigi, pianificata per uccidere e seminare panico e terrore, ma soprattutto per sopprimere la nostra libertà. La “nostra” perché con l’atto terroristico rivolto alla Francia, hanno colpito la quotidianità, il modo di vivere e la libertà dell’umanità intera.

Quello che sta succedendo a Parigi -e che oramai vede coinvolti tutti noi- è di un’incredibilità senza senso, un’escalation di violenza senza fine. Dove passa il terrorismo Isis rimane solo odio e morte.

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