Bergamo, a dispetto dell’andamento nazionale, è pronta ad ergersi come capitale della stampa e della grafica su carta.
Il trascinatore responsabile dell’ascesa bergamasca si chiama Marzio Carrara che, insieme ad altri soci minoritari, sospinge il settore grafico alimentandolo con una linfa di acquisizioni in serie e investimenti tecnologici confluiti nella fusione di più aziende. La realtà industriale che ne è scaturita ha preso il nome di Boost, preso in prestito dall’inglese e scelto da Marzio Carrara stesso per simboleggiare la vera e propria mission aziendale: una spinta, un’accelerazione verso il futuro.
Tripla capriola finanziaria
Attraverso un labirinto di acquisizioni e incorporazioni aziendali, Marzio Carrara è passato gradualmente da una realtà locale di 70 dipendenti ad una complessa costellazione che ne conta quasi duemila.
Tutto cominciò quando Carrarra con un’operazione finanziaria a dir poco coraggiosa riporta sotto l’ala italiana l’azienda Arti Group che da più di mezzo secolo – dal 1968 – era in mano tedesca. La seconda azienda ad essere incorporata in Boost si chiama Lediberg, la quale per i suoi 600 lavoratori aveva fatto scattare il contratto di solidarietà riguardante anche la Castelli SpA con il suo brand Nazareno Gabrielli, oggi tutte in mano a Carrara.
In particolare, la Lediberg era uno snodo finanziaro piuttosto importante poiché rappresentava nel panorama internazionale una delle pochissime realtà che produce agende. L’ultima associazione nel 2020 con l’azienda di famiglia Cpz che opera nel settore della stampa commerciale e digitale.
Agenda viva, dura a morire
Un mercato – quello delle agende – che, per quanto gli abbia dato filo da torcere, nemmeno la moderna tecnologia digitale ha reso veramente obsoleto.
Uno dei pochi oggetti del secolo scorso ancora in voga, e praticamente con le stesse forme e caratteristiche editoriali, è l’agendina a cui, specie i lavoratori autonomi, affidano il compito di custodire e ricordare tutti i vari impegni.
Troppo sofisticato, o troppo inflazionato, il telefono risulta poco pratico rispetto all’agenda fisica nel semplificare l’organizzazione degli impegni. Questo innamoramento ancora vivo nei loro confronti si traduce in linguaggio economico nel compulsivo acquisto a inizio anno di moltissime agende.
Nel dettaglio, Boost offre una vasta gamma di agende e linee diverse. Da chi la preferisce sobria e minimale a chi sente il bisogno di molto spazio per scrivere fino ai più modaioli che desiderano un oggetto prima di tutto esteticamente affascinante. “Siamo in grado di accontentare tutte le esigenze con una personalizzazione che è un plus distintivo” sloganizza Marzio Carrara.
Avanzamento tecnologico sulle ruote del green
Oggi, gli investimenti nel settore della stampa su carta servono soprattutto ad aggiornare la qualità del sistema d’offerta al cliente più che ad incrementare la capacità produttiva. Tuttavia, afferma Carrara, “l’investimento in nuove tecnologie costituisce da sempre una fondamentale leva competitiva per noi”.
Anche in questo settore a causa dell’incrementato interesse al green, la corretta gestione del problema ambientale ha fatto la sua entrata in scena ed è oggi tenuta in maggior considerazione. Sono poi gli stessi clienti a guidare le scelte di mercato, in quanto rispetto a ieri essi sono più attenti a verificare i materiali di produzione e se questi vengano da fonti riciclate o meno. In questo senso, l’azienda può vantare la certificazione FSC®, il marchio che identifica i prodotti contenenti legno proveniente da foreste gestite in maniera corretta e repsonsabile secondo standard ambientali sociali ed economici.
“Per Boost lo scopo è quello di migliorare la redditività con sostanziali investimenti in moderne tecnologie e un piano industriale incentrato sul valore aggiunto dato da una produzione industriale che nel suo genere risulta essere unica al mondo ” conclude Marzio Carrara.