Martin Mystère ricomincia con le nuove avventure tutte a colori e il fumetto italiano annovera un nuovo eroe…che in realtà esiste da più di trent’anni!
Il suo nome è Martin Mystère ed esordì in edicola nel 1982, ponendosi all’avanguardia di un filone che solo all’epoca stava affermandosi nel mondo – quello dell’avventura” esoterico-erudita”.
Per intenderci: i romanzi alla Dan Brown.
Il cui protagonista Robert Langdon in effetti presenta molti tratti in comune col prof. Mystère, il “secondo archeologo più famoso del mondo”, personaggio di questo fumetto ideato da Alfredo Castelli e pubblicato dalla mitica Sergio Bonelli Editore.
All’epoca era appena comparso sugli schermi Indiana Jones (l’archeologo più famoso allora e per sempre) – ma è documentato che la genesi del nostro eroe Mystère è persino antecedente…viva il genio italico!
Non che non si possano individuare precedenti nel fumetto e nella letteratura, ancora più antichi, ma di sicuro Martin Mystère ha rappresentato una collana di spiccata originalità – per altri aspetti della stessa linea che ha portato a Dylan Dog e a Nathan Never.
Un personaggio molto originale e moderno
Ha portato in edicola un personaggio intellettuale, meditabondo, coscienzioso ma lucido e razionale, appassionato ma sempre controllato. Un professore che mena le mani ma più spesso combatte con l’aiuto dei libri e dell’intelligenza ( e qualche volta persino della magia!).
Adesso però la collana perde colpi e perciò autori ed editore hanno deciso di cambiare passo.
Per cui alla serie principale si è affiancata una nuova serie, tutta a colori.
La caratteristica principale della nuova serie del fumetto? Che non è un prequel, o un sequel, o un reboot, o un clone o altro : ma è proprio un ri-inizio.
I Mysteri di Mystère
Il personaggio originale del fumetto di Martin Mystère è un archeologo e scienziato che vive a New York, e si occupa di storie, oggetti, luoghi “mysteriosi” : cioè insoliti, inspiegabili, enigmatici, paradossali, esoterici.
Storie che vanno dagli Ufo ad Atlantide all’Uomo delle Nevi, fino ad altre col tempo sempre più sofisticate.
Quando comparve in edicola questo fumetto, come si diceva, attrasse subito l’attenzione e catturò un suo pubblico molto ricercato : non amplissimo, ma affezionato.
Però gli anni passano, e soprattutto è tutto il settore del fumetto italiano che è scivolato, a più riprese. in una crisi molto nera.
Hanno pesato fattori diversi : fra i quali la concorrenza di altri media come i videogiochi e il web hanno pesato molto. Per non dire della crisi economica e culturale che investe la generalità della società contemporanea.
Peraltro, un paradosso ulteriore è che sebbene il personaggio principale sia un erudito, bibliofilo e archeologo, cultore delle antichità e dei viaggi nel passato – egli sia un entusiasta delle nuove tecnologie.
Infatti, Martin Mystère è stato probabilmente il primo fumetto al mondo in cui il protagonista utilizza quotidianamente un pc.
Per dire : nel 1988 nel Pendolo di Foucault i protagonisti, dei ricercatori e bibliofili, vivono gran parte delle proprie vicende intorno e attraverso un pc, e la cosa ancora all’epoca fece effetto e scatenò discussioni e polemiche ad ampio spettro.
La nuove serie a colori per un nuovo inizio di Martin Mystère
Il mondo è cambiato e perciò, nel tentativo di rilanciare la collana, ecco la nuova serie.
Uscirà per un anno parallelamente a quella originale, ma sarà tutta a colori, con pagine di carta superiore, e altre modifiche come il ringiovanimento del personaggio e la trasformazione o scomparsa di alcuni comprimari.
Le tematiche rimangono le stesse, ma se il Martin Mystère che conosciamo bene è nato nel 1942, quello che riparte questo mese dev’esser nato quarant’anni dopo e perciò presenti certi tratti che gli autori avrebbero voluto già sviluppare – ma che nel vecchio contesto sarebbe stato incongruo introdurre.
Il nuovo corso prevede un protagonista meno logorroico (erano famosi “gli spiegoni” che il protagonista impartisce/infligge ad amici, nemici e clienti, e grazie ai quali i lettori della serie si sono fatti una vasta cultura generale). Inoltre sperimenterà un ritmo superiore e un tono un po’ meno pensoso e più scanzonato, che ricorda quelli di certi telefilm.
Altre novità le vedremo col seguito delle uscite, le quali completeranno una miniserie di 12 numeri mensili.
Se il “nuovo Martin” andrà bene, di uscite ce ne saranno tante altre.
Il sottoscritto, vecchio lettore della vecchia serie, provava un po’ di scetticismo e diffidenza, ma la lettura del primo numero è stata gradevole perché tutto sommato le novità sono davvero fresche e al tempo stesso si inseriscono bene nella continuità di stile della serie originale.
A maggior ragione auguriamo le migliori fortune a questo nuovo-vecchio personaggio : con la sola speranza che il successo del fumetto di Martin Mystère– Le nuove avventure a colori non induca o consenta poi la soppressione, a causa del calo di vendite in atto, del già classico BVZM (Buon Vecchio Zio Marty).
Gli vogliamo troppo bene, quasi quanto la sua eterna fiamma Diana e l’inseparabile Java, amico di mille avventure.