Marina Brambilla: il programma della nuova rettrice della Statale

Marina Brambilla

La nuova rettrice dell’Università degli Studi di Milano, Marina Brambilla, ha espresso i punti cardine del suo programma che prevede cambiamenti nei campi della didattica e della ricerca, senza tralasciare interventi importanti sulle varie sedi. In particolare la neo eletta rettrice, che sarà in carica a partire dall’inizio di ottobre fino al settembre del 2030, ha voluto sottolineare l’importanza di creare un “ateneo europeo”.

Chi è Marina Brambilla

È la prima donna ad essere stata eletta rettrice dell’Università degli Studi di Milano (anche detta La Statale) nei cento anni della sua storia. Marina Brambilla, 50 anni, nata e cresciuta a nella città del suo ateneo, si dichiara “molto emozionata e particolarmente orgogliosa” del suo nuovo incarico. Professoressa ordinaria di Lingua e Linguistica Tedesca, in servizio dal 2003 presso l’università milanese, nel corso degli anni si è spesa intensamente per l’attività didattica e per la ricerca, ottenendo numerosi incarichi.

Presiede il Centro linguistico di ateneo – Slam e l’Osservatorio per il diritto allo studio, che ha contribuito a creare. È referente della rete Pnrr Orientamento e delegata del Comitato dei rettori delle Università lombarde per l’orientamento e rappresenta l’Ateneo presso i consorzi Cisia e Almalaurea. Dal 2012 al 2014 è stata delegata del rettore per l’Erasmus e, dal 2014 al 2018, per Orientamento e Placement. Inoltre è Prorettrice ai servizi per gli studenti.

Responsabile di numerose iniziative che comportano collaborazioni con partner istituzionali come Regione Lombardia, Comune di Milano, l’Ufficio Scolastico e i principali Ministeri, è project leader dello Spoke 1 “Rigenerazione urbana” dell’ecosistema dell’innovazione MUSA (PNRR), entro il quale coordina attività di ricerca e interazione con il territorio in un progetto che guarda alle evoluzioni urbane, come MIND e Città Studi. Ha prestato servizio come Commissario per l’Abilitazione Scientifica Nazionale ed è stata valutatrice di numerosi progetti e ricerche, fornendo un solido contributo allo sviluppo della linguistica tedesca.

Con questo curriculum impeccabile Marina Brambilla ha vinto le elezioni al ballottaggio con 1652 voti, superando il suo avversario Luca Solari, fermo a 645 voti. La nuova rettrice entrerà ufficialmente in carica il 1° ottobre concludendo il mandato il 30 settembre 2030.

L’ateneo europeo

Il programma con cui la Brambilla ha vinto le elezioni è molto nutrito e ben studiato. Nuovi progetti per il campus, allargandolo e trasformandone le strutture, in modo da “sviluppare la varietà disciplinare della Statale su più sedi, riconosciuti come centro del sapere”. Un attenzione specifica per il diritto allo studio, cercando di ampliarlo estendendo la fascia di non contribuzione in modo da offrire maggiori possibilità agli studenti con meno disponibilità economica. Molto apprezzata è stata la proposta di ampliare le residenze universitarie, in modo da poter accogliere più studenti.



In particolare però la rettrice vuole creare un vero e proprio “ateneo europeo”, facendo della Statale una università che possa attirare studenti anche dall’estero e che inserisca quelli italiani in un contesto internazionale. Queste le sue parole in merito: “Le università europee possono essere un baluardo della promozione dei valori europei di democrazia, diritti umani e dello stato di diritto, integrando questi principi nei programmi educativi e nelle attività di ricerca. L’ecosistema interdisciplinare della Statale è ideale per questo tipo di contributo. (…) Occorre superare gli ostacoli posti da una burocrazia che a volte sembra invincibile e creare uno spazio europeo nel quale i giovani si possano riconoscere e realizzare”.

Le rettrici in Italia

Come riporta l’ultimo rapporto “Analisi di genere” dell’Anvur, l’agenzia di valutazione dell’università, tra i rettori degli atenei italiani oltre a Marina Brambilla sono solo 12 le donne.  Nel dettaglio le altre rettrici sono: Tiziana Lippiello (Ca’ Foscari, Venezia); Giovanna Iannantuoni (Università Milano-Bicocca); Alessandra Petrucci (università di Firenze); Sabina Nuti (Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa); Antonella Polimeni (Università La Sapienza di Roma); Paola Inverardi (Gran Sasso Science Institute, L’Aquila); Mariagrazia Russo (rettrice di Unint, Roma); Donatella Sciuto (Politecnico di Milano); Giovanna Spatari (Università di Messina); Manuela Ceretta (Università della Valle d’Aosta); Daniela Mapelli (Università di Padova); Laura Ramaciotti (Università di Ferrara).

Con l’elezione di Marina Brambilla, per la prima volta tutti gli atenei milanesi sono presieduti da donne.

Marco Andreoli

Exit mobile version