Scoperti 15enni in gita mentre facevano uso di marijuana
I professori sono sempre più reticenti nell’accompagnare gli alunni in gita scolastica e di certo questo notizia non aiuterà a farli cambiare idea. La visita di due classi del secondo anno del Liceo Parini di Milano a Roma ha preso una brutta piega, quando nella notte i docenti si sono accorti che qualcosa non andava. Trascorrere la notte fuori dalla propria stanza insieme ai propri compagni è praticamente la routine e spesso servono a poco i controlli da parte degli insegnanti. Ma proprio durante una di queste ronde si sono resi conto che da una stanza proveniva una nube di fumo, l’odore non era però quello di sigaretta, bensì marijuana.
I professori avrebbero poi avvertito le autorità, che, nella notte tra lunedì e martedì, sono intervenuti nella stanza dell’albergo. La quantità rinvenuta non è quella riservata all’uso personale, una banale canna, ma superiore: almeno due grammi, forse due e mezzo. A recuperarla per tutto il gruppo di quindicenni sarebbero stati due ragazzi, noti tra i compagni come fornitori. La loro situazione è quindi quella più delicata, tanto che i genitori si sono subito diretti a Roma. I loro figli non si sono limitati a consumare la droga, ma l’hanno fornita all’intero gruppo, per cui rischiano di essere etichettati come spacciatori. Finora comunque non è stata fatta nessuna denuncia.
Le reazioni
Il preside ha affermato di non aver nulla da dire, nell’attesa del rapporto dei professori sulla gita. Un genitore ha dichiarato al Corriere di Milano: “Sono molto preoccupato, mio figlio era lì e quando torna, anche se giura che lui non c’entra, se la vedrà con me. Lui per noi è a Roma per una gita di istruzione e poi ci arrivano racconti di quantitativi illegali di droga e di interventi notturni delle forze dell’ordine“. Il problema non riguarderebbe solo la gita secondo lui
perché mi risulta che a scuola circolino tutti i giorni sostanze in quantità, ci sono forniture assicurate.
Camilla Gaggero