Marevivo
Tra maggio e giugno 2020 Marevivo Onlus insieme a Pramerica SGR, con il progetto “Rispetta il tuo capitale”, ha varato una partnership di buona pratica ambientale. Sulla spiaggia delle Gorette a Marina di Cecina, in provincia di Livorno, sono state rimosse e ripulite circa 150 tonnellate di Posidonia oceanica.
Si tratta di un protocollo sperimentale in grado di ridurre i costi ambientali della rimozione della più importante pianta acquatica del Mediterraneo, che è stata trasformata in compost in un’ottica di economia circolare: da rifiuto a preziosa risorsa. L’intervento ha previsto anche il trattamento di recupero della sabbia che, una volta ripulita da circa 10 tonnellate di rifiuti (tra i quali rifiuti plastici, carte, lattine e microplastiche), è stata ricollocata alle Gorette, restituendo così alla spiaggia ben 320 tonnellate di sabbia pulita.
A queste operazioni è seguita un’analisi realizzata da un team di economisti e biologi diretti da Marco Percoco (direttore del dipartimento green dell’Università Bocconi) e da Monica Montefalcone (phd in scienze Marine dell’università di Genova). Questo protocollo infatti non ha solo importanza dal punto di vista ambientale, ma anche in termini di impatto economico e sociale. L’analisi costi-benefici dimostra come sia possibile ridurre i costi ambientali delle operazioni di rimozione della Posidonia, relativi al trasporto, allo smaltimento in discarica, ma anche ai costi di dragaggio dei fondali marini necessario a recuperare la sabbia per sostituire quella rimossa. Il tasso di rendimento sociale – cioè l’incremento del benessere sociale e collettivo di un’azione pubblica – è del 14,2%, un valore particolarmente elevato se si considera che il tasso di riferimento proposto dalla Guida all’Analisi Costi Benefici dell’Unione Europea è del 3,5%.
Fermo restando che la scelta ecologicamente più corretta è quella di mantenere inalterato l’habitat naturale, nei casi in cui questo non fosse possibile e se il modello di Marevivo e Pramerica SGR venisse applicato su larga scala garantirebbe una migliore gestione dell’ambiente litoraneo e un proficuo risparmio di denaro pubblico. Ma sarebbe necessaria una norma nazionale che regoli questo tipo di procedure, a partire per esempio dalla possibilità di riutilizzare la Posidonia pulita per ricostituire le dune in regressione e per inserire quella recuperata in un’ottica di economia circolare.