Il 19 gennaio 2019 diventa il secondo anniversario di quella protesta e del movimento che è stato innescato dalle donne, che hanno rifiutato di stare in silenzio.
Quasi due anni fa, più di 9 milioni di donne, provenienti da 84 Paesi e 673 città, fra cui Roma, hanno creato il più grande megafono della storia e gridato l’idea di un mondo più giusto ed equo.
Il 19 gennaio le donne chiedono di essere unite nella solidarietà e fare sentire la propria voce sui diritti, la libertà e la giustizia per le donne.
Il tema di questo anno è “mettere fine alla violenza sulle donne“, perché è fondamentale rivelare la pervasività delle molestie sessuali e le altre forme di violenza che le donne soffrono ovunque, ogni giorno in tutto il mondo.
87.000 donne uccise nel mondo solo nel 2017
Secondo uno studio delle Nazioni Unite sulla violenza di genere, il dato più preoccupante è che quasi il 60% di questi omicidi è stato commesso dai loro partner o da membri del loro stesso ambiente familiare.
50mila degli 87mila casi noti di femminicidi sono stati commessi dai loro partner, ex partner o parenti maschi. I dati mostrano un tasso allarmante di 137 donne uccise al giorno, sei all’ora.
Violenza in casa
Questa indagine, come altre, sulla violenza di genere mostra che nel mondo il posto più pericoloso per una donna è la sua casa.
Il senso di possesso, la gelosia o la paura di essere abbandonati sono alcune delle motivazioni che portano gli aggressori a commettere un femminicidio, secondo lo studio delle Nazioni Unite.
Il rapporto spiega inoltre che 5 uomini su 10 che hanno ucciso le loro partner non mostrano alcun sentimento di empatia nei confronti della vittima e 3 non hanno alcun rimorso per l’omicidio che hanno commesso.
“Il fatto che le donne continuino ad essere colpite in misura maggiore rispetto agli uomini è un indicatore che avverte dello squilibrio nelle relazioni di potere tra i due sessi all’interno della casa”, ha detto Angela Me, direttore delle statistiche ONU.
Con l’inizio del 2019 i casi di femminicidio continuano a essere preoccupanti in tutto il mondo.
Oggi la marcia delle donne a Roma segna l’ennesima battaglia da portare avanti contro ogni violenza che le donne sono costrette a subire.
Elvira Lamanna