La prima volta della maratona in Antartide risale al 2013 e da allora è diventata una vera e propria tradizione
Ebbene si anche tra i ghiacci antartici si corre una maratona. Per il quarto anno consecutivo, in uno dei punti più vicini al polo sud, atleti provenienti da diversi paesi del mondo hanno dato vita ad una gara che ha dei contorni davvero spettacolari (the Antarctic Ice Marathon).
Quarantadue i chilometri percorsi (mille quelli di distanza dal polo sud) da parte dei cinquantacinque partecipanti, che si sono dovuti attrezzare al meglio per poter sopperire alle temperature estreme del posto (meno trenta gradi circa). Fortunatamente l’organizzazione ha potuto garantire a tutti l’abbigliamento necessario e gli alimenti adeguati.
In uno scenario caratterizzato da neve e poco altro, ha avuto la meglio il danese Frank Johansen, il quale ha percorso oltre quarantadue chilometri in 3 ore 37 minuti e 46 secondi. Un tempo decisamente spropositato, dovuto naturalmente alle condizioni ambientali proibitive in cui si svolge la maratona in Antartide. Per quanto concerne le donne, la prima classificata è stata l’americana Kelly McClay.
Dunque, dopo le periferie più estreme di Cile e Argentina (dove notoriamente le temperature sono abbastanza rigide), la maratona è arrivata anche in Antartide, a dimostrazione che con le giuste precauzioni si può svolgere un’attività fisica e agonistica anche a pochi chilometri di distanza dal polo sud.
Antonio Pilato