Titano è il secondo satellite naturale del Sistema Solare per dimensioni dopo Ganimede ed è l’unico ad avere una densa atmosfera, ma ha almeno anche un altro primato è l’unico corpo celeste oltre alla Terra ad avere un sistema fluviale con laghi, fiumi e ruscelli che scorrono sulla sua superficie.
Non vi scorre acqua naturalmente, non può esserci acqua liquida sulla superficie di un pianeta la cui temperatura media è -179° C, ma metano liquido.
In realtà Titano sarebbe ricco d’acqua, solo che naturalmente è ghiacciata, il ghiaccio d’acqua costituirebbe addirittura il 50% della massa del corpo celeste.
Nel 2027 partirà la missione Dragonfly che ha un obiettivo ambiziosissimo, al suo arrivo nel 2034 farà atterrare un lander su Titano, nel frattempo arriva notizia dalla Cornell University della realizzazione di una mappa dei fiumi di Titano, la ricerca è stata pubblicata su The Planetary Science Journal.
La ricerca è stata guidata da Alex Hayes, professore associato di astronomia, tra i co-autori Julia Miller ha condotto il lavoro di analisi dei dati della Sonda Cassini e come comparare le immagini con quelle a disposizione della Terra.
Infatti un punto interessante della ricerca e di come è stata effettuata è che poiché le immagini della sonda Cassini a disposizione erano poche e a bassa risoluzione parte del lavoro è consistito nel prendere le immagini ad alta risoluzione della Terra e degradarle per capire quanto si poteva apprendere da immagini a bassa risoluzione.
Il punto è proprio questo, data la qualità delle immagini della Cassini (risoluzione circa 1 km) il punto di questa mappa dei fiumi di Titano non è avere una conoscenza approfondita del sistema di canali, ma comprendere a livello fondamentale la superficie su cui il fiume scorre.
Titano rappresenta un’occasione unica per vedere come evolve la superficie di un pianeta in presenza di un sistema idrogeologico attivo ma in assenza di vegetazione.
Ad esempio dall’aspetto del fiume si può dedurre attraverso quale materiale scorre, quanto è ripida la superficie o semplicemente gli eventi geologici che sono occorsi in quella regione.