Ieri sera, 12 febbraio 2018, il Consiglio Comunale di Mantova ha revocato la cittadinanza onoraria a Mussolini, conferitagli il 21 maggio 1924.
La mozione, è stata approvata con diciassette “sì” e dieci “no”, dopo una discussione di tre ore e mezzo: era stata presentata da Pd, Sinistra italiana e lista civica Palazzi.
L’iniziativa di richiedere la revoca della cittadinanza onoraria di Mantova a Mussolini era stata presa da Fausto Banzi, capogruppo di Sinistra italiana e segretario provinciale, l’estate scorsa: il politico aveva inviato una lettera al sindaco Palazzi esponendogli la richiesta e coinvolto i capigruppo di maggioranza.
Banzi ad agosto aveva dichiarato alla Gazzetta di Mantova:
“La cittadinanza onoraria è un riconoscimento a personalità che meritano la gratitudine di un’intera comunità, Mussolini non ha alcun merito verso Mantova e l’Italia, né verso l’umanità. Per questo ho chiesto un atto politico di spessore, soprattutto in un momento in cui razzismo, xenofobia e apologia del ventennio sono presenti in modo preoccupante nella nostra società. Non dimentichiamo che da Mantova sono partiti un centinaio di ebrei per i campi di concentramento tedeschi e non hanno fatto più ritorno. Tra loro c’erano anche dei bambini.”.
Giovanni Pasetti, capogruppo del Pd, ha aperto la discussione in Consiglio Comunale spiegando la mozione:
“Mussolini non può stare nella lista dei cittadini onorari perché non ha fatto nulla per Mantova, ma è stato un dittatore e un liberticida.”.
L’opposizione ha accusato la maggioranza di voler “cancellare la storia”: contrari Lega, lista civica Comunità e territori, Forza Italia, lista civica Bulbarelli, Cinque Stelle e CasaPound.
Il sindaco di Mantova, Mattia Palazzi, è intervenuto alla fine della discussione del consiglio Comunale affermando:
“Il voto, che altrove ha diviso le forze politiche, qui non determinerà gli amici e i nemici di Mussolini. Stiamo solo ragionando se la cittadinanza a Mussolini oggi rientri o meno nei valori che questo consiglio e questa città intendono celebrare”.
Dopo novantaquattro anni, il Duce quindi non è più cittadino onorario di Mantova: c’è voluto quasi un secolo perché la città di Mantova si decidesse a togliere il titolo onorifico a Mussolini.
Negli anni venti furono assegnate a Mussolini diverse cittadinanze onorarie in molti comuni italiani e negli ultimi tempi si è finalmente aperto il dibattito sulla possibilità di cancellare quella decisione.
Torino, Pisa, Crema e ora Mantova hanno già tolto la cittadinanza al duce, dando un chiaro segnale di rifiuto al tentato ritorno del fascismo cui stiamo assistendo e sottolineando l’importanza di ridefinire i valori della nostra società.
Fadua Al Fagoush