Sempre più ricercatori insistono: se la settimana lavorativa fosse di quattro giorni anziché cinque, aumenterebbe la produttività, ma non solo, diminuirebbero, in oltre, i rischi di contrarre malattie mentali e cardiovascolari.
http://a.mytrend.itSecondo uno studio pubblicato sull’ American Journal of Epidemiology, chi lavora cinque giorni a settimana è molto più stanco mentalmente rispetto a chi ne lavora solo quattro; la stanchezza implica un decremento della produttività, quindi, lavorando di meno faremmo più contento il nostro capo!
Il sito The Atlantic ha dedicato un articolo a tale proposito: si tratta di una strategia economica molto accreditata tra gli studiosi, che allo stesso tempo potrebbe migliorare le condizioni di salute del dipendente.
Alcuni datori di lavoro hanno voluto sperimentare gli effetti della settimana corta, tra questi c’è Jason Fried, CEO di Basecamp, il quale dichiara :”Quando il tempo è compresso, tendi a focalizzarti su ciò che è importante, più è ristretto, più incoraggi la produttività”. Anche il fondatore di Google Larry Page promette di testare al più presto questa strategia innovativa.
L’alternativa ai tre giorni di weekend fisso potrebbe essere quella di alternare dei turni tra i colleghi, concedendo così un giorno di libertà in più a ciascuno.
Si tratta di una manovra che potrebbe sconvolgere “l’idea di settimana”, ma mentre l’anno segna la completa rotazione intorno al Sole ed i mesi indicano la rivoluzione lunare, la settimana è decisamente un’invenzione umana. Circa 4000 anni fa i Babilonesi sostenevano che il Sistema Solare fosse composto da sette pianeti, attribuendo così a tale numero l’importanza necessaria per far ruotare i giorni attorno ad esso. Il concetto di “weekend” è, invece, assai più recente: il giornale inglese Notes and Queries adottò il termine in uno dei suoi articoli nel 1879, creando inconsciamente un concetto fondamentale per la vita quotidiana di chiunque.
Tutto nasce, pertanto, da una convenzione: sarà possibile superarla oppure è solo mera utopia?