La Commissione UE ha rinunciato alla procedura di infrazione. Oggi Conte ha annunciato l’accordo al Senato alle ore 13.
Valdis Dombrovskis, il vicepresidente della Commissione, ha dichiarato che la soluzione trovata non è la migliore, perché “non dà una soluzione a lungo termine per i problemi economici italiani”. Si tratta dunque di un accordo temporaneo, che permette di evitare l’infrazione.
I cambiamenti
Il disavanzo è stato ridotto dal 2.4% al 2.04%. L’accordo su questo punto è stato ottenuto grazie alle dismissioni degli immobili pubblici. Alcune stime prevedono che le privatizzazioni dovrebbero portare circa 18 miliardi di euro.
La stima sul PIL è stata rivista all’1%. Secondo Conte questa modifica tiene conto “dell’evoluzione del quadro macroeconomico che evidenzia un rallentamento dovuto al cattivo andamento del commercio internazionale”.
La legge Fornero resta in vigore. Il governo però non ha rinunciato alla quota 100. La possibilità di andare in pensione con 62 anni di età e 38 anni di contributi è ancora prevista. La quota 100 dovrebbe infatti toccare almeno 350mila persone già l’anno prossimo.
Il premier ha sottolineato anche “la necessità di intraprendere un programma di manutenzione straordinaria” dimostrata dal crollo del Ponte Morandi. Per questo motivo nel 2019 ci sarà lo stanziamento di 1 miliardo e 100 milioni di euro.
Le polemiche
Secondo il PD, il governo ha perso ogni controllo sul testo della manovra. Paolo Gentiloni ha twittato: “Per la prima volta la legge di bilancio italiana viene varata a #Bruxelles. Sovranisti senza sovranità. Lo sforzo economico di sei anni liquidato in sei mesi” .
Ora tutto è nelle mani del Parlamento italiano. La Commissione UE continuerà a monitorare la manovra. Dombrovskis, infatti, ha avvisato che, nel caso in cui le misure non dovessero funzionare,“possiamo tornare sulla questione a gennaio“. Infatti ha sottolineato che “la scadenza per l’Ecofin per decidere sulla procedura è sempre febbraio”.
Giulia Dardano