Man and Woman: Amore non conosce Morte

Man and Woman

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Man and Woman, scultura di Tamara Kvesitadze, dimostra che l’amore non conosce confini

A molti piace pensare che Man and Woman sia nata in una notte, sotto un cielo stellato, del cioccolato caldo in una tazza in compagnia di una calda coperta a scacchi rossa e blu. Forse è proprio così che Tamara Kvesitadze ha deciso di creare la scultura dell’amore, o forse no.

L’amore ha la brutta abitudine di ferire, straziare, tradire. Se allora, amare fa così male, perché continua ad essere il più ricercato tra gli dèi dell’Olimpo? Virgilio spiega l’amore in maniera semplice, eppure così complessa. Tramanda: “Improbe amor, quid non mortalia pectora cogis!” (“Amore crudele, che cosa gli animi mortali non spingi a fare!”).

Amore, a detta del famoso poeta latino, è crudele ma, allo stesso tempo, è l’unica cosa che conduce al superamento degli ostacoli. Amore non ha confini e se ne trova, semplicemente non è amore. Tamara Kvesitadze, con la sua doppia scultura di acciaio inox alta 8 metri, rappresenta al meglio la follia dell’amore.

Man and Woman, nella sua imponenza e con il suo movimento, descrive la storia di Ali e Nino, tratta da un romanzo di Kurban Said. Ali è musulmano, mentre Nino principessa cristiana. Il loro amore apparentemente impossibile, ha modo di nascere e crescere, esattamente come i loro figli. La tradizione è stata messa da parte e la famiglia vive serena fino a quando Ali viene chiamato in guerra. Difendendo il suo Paese l’uomo perde la vita.

Le due sculture si avvicinano baciandosi, stringendosi in un abbraccio spezzato dai corpi che passano l’uno attraverso l’altro. Una metafora o forse la pura realtà di un amore lontano, ma mai finito. Un amore ormai metafisico ma pur sempre eterno.

La scultura di Batumi, Georgia, rappresenta in dieci minuti ciò che di più bello è l’amore: senza limiti.

https://www.youtube.com/watch?v=YAXhlW8jhdc

Maria Giovanna Campagna

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