E’ di poche ore fa la notizia della tragedia che ha sconvolto il capoluogo romagnolo. Un malore improvviso ha colpito un bimbo di soli 7 anni mentre giocava al parco con altri amichetti. Il dramma è avvenuto alla presenza dei due genitori, in un parco della cittadina di Forlì.
Era un giorno come tanti altri in cui la famiglia si recava al parco per passare qualche ora di spensieratezza. Ma questa volta è stata fatale. Diego Marisi, così si chiamava il piccolo che si è inaspettatamente accasciato a terra, forse a causa di un arresto cardiaco. Correva sereno (almeno così sembrava) insieme ad altri bambini all’interno dell’area giochi Happyland in via Punta di Ferro.
Chiamati prontamente i soccorsi e l’ambulanza, il bambino è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Pierantoni Morgagni. Ma il piccolo non ce l’ha fatta e all’arrivo se ne è constatato il decesso. Questo nonostante i tentativi disperati di rianimazione del personale. A quanto raccontano i genitori, il bambino non soffriva di nessuna patologia. Dunque si ipotizza che il motivo della morte sia stato un improvviso arresto cardiaco. Ora sarà l’autopsia che verrà effettuata nei prossimi giorni a fare luce sulle cause del decesso.
La famiglia del bimbo è molto conosciuta
La notizia della tragedia del piccolo Diego ha sconvolto l’intera città di Forlì. Il suo cognome infatti è molto noto soprattutto nel mondo dello sport. Il bimbo, era il nipote del famoso ex giocatore ed ex allenatore di basket, Adolfo Marisi. Non solo, il bambino era anche il figlio di Francesco Marisi il quale è stato giocatore della locale squadra di Basket, la Libertas Forlì e dell’Acmar Ravenna.
Alla notizia del malore finito in tragedia, si sono subito sparse in città voci del tutto infondate. Il passaparola attribuiva la morte ad una influenza particolarmente forte. Queste ipotesi sono state subito smentite dall’ASL locale, soprattutto per evitare allarmismi dannosi. In un comunicato ha chiarito che il piccolo non aveva nessuna pregressa situazione influenzale, dunque sono da escludere eventuali collegamenti in tal senso con il decesso del bimbo.
Claudia Marciano