“Malloy, gabelliere spaziale” è un graphic novel realizzato dallo scrittore Marco Taddei e dal disegnatore Simone Angelini.
Il fumetto, edito da Panini 9L, è ambientato in un lontano futuro, nel quale tutti i pianeti sono costretti a versare le tasse a un’ organizzazione senza scrupoli, la Fratellanza Universale, a capo della quale troviamo un’ambigua figura, l’Imperatore del Paravatz. A dispetto del nome altisonante, egli non è altro che una sorta di avido contabile. Alle sue dipendenze lavora Malloy, un gabelliere spaziale. Attorno a Malloy aleggia un’aurea di mistero. Armato di “disintegratore antimaterico“, il protagonista viaggia di pianeta in pianeta con il solo scopo di mettere a tacere qualsiasi tipo di resistenza nei confronti del rigido sistema di riscossione.
Fonte Panini Comics 9L
Malloy è il migliore esattore delle tasse di tutto l’Universo e, in virtù di ciò, gli viene affidato il compito più difficile di tutti, riscuotere i tributi nel più grande paradiso fiscale, la Terra. Sulla base di accordi stipulati tempo addietro, la Terra è estranea al modello tributario vigente in tutto il resto dell’Universo e viene chiamata “ultima democrazia“. Ma all’Imperatore del Paravatz questo non sta bene e decide di vessare, con le sue ingenti tasse, anche il pianeta del Sistema Solare.
Una volta giunto sulla Terra, Malloy si trova al cospetto di una situazione molto diversa rispetto alle sue aspettative. Un anziano Presidente controlla l’intero pianeta, popolato da una società vittima dell’incessante progresso del mercato dei servizi di spedizione online. I cittadini non si muovono più di casa ma acquistano qualsiasi cosa attraverso l’uso smodato del commercio elettronico. I beni di consumo, pagati dallo Stato, vengono trasportati attraverso una fitta rete di droni.
Una dittatura particolare che costringe i propri sudditi a non fare più nulla e che ha, come unica conseguenza positiva, la totale assenza di guerre. Esiste, però, un fronte che apparentemente si oppone a tutto ciò. Si tratta del NID, Nucleo di Interferenza Democratica, il quale si scopre essere formato, in realtà, da ragazzi svogliati che tutto vorrebbero tranne che il sovvertimento del sistema vigente. Malloy decide di sfruttare la situazione e, facendo il doppio gioco, diventa il capo dei ribelli del NID conducendoli fino alla capitale del pianeta. Nel frattempo, dietro le quinte, misteriose figure tessono trame che rendono l’intera vicenda sempre più complessa e caotica. Il resto del fumetto è lasciato alla curiosità dei lettori.
Due realtà distopiche, l’Impero e la “Democrazia” terrestre, poste in antitesi tra loro. In entrambe, perverse conseguenze del Capitalismo estremo, si è in presenza di un’alienazione, nella quale si perde qualsiasi contatto con la realtà e si obbedisce soltanto alle logiche del potere e del denaro. Il fumetto, con l’ambientazione compie un balzo nel futuro, con i dialoghi, dai forti toni aulici, uno nel passato, e, infine, si mostra per quello che è realmente, un ottimo espediente per riflettere sulle tante incongruenze caratterizzano il presente.
Giuseppe Bua