Era il 2012. Un giovane di nome Adam Lanza uccise 27 persone in una scuola elementare. Il male aveva mostrato la sua faccia ad un mondo sconvolto.
I geni del ragazzo, suicidatosi prima dell’arrivo della polizia, vennero studiati per capire se ci fossero analogie tra il male e il Dna. Questo era solo uno dei tanti studi relativi all’argomento criminalità – genetica.
In anni abbastanza recenti, il neuroscienziato Kent Kiehl è arrivato alla conclusione che i criminali hanno livelli di densità molto bassi nel sistema paralimbico, il quale si occupa dell’elaborazione delle emozioni.
Kiehl sostiene che il fulcro è proprio nel sistema paralimbico: i soggetti tendono, infatti, ad avere comportamenti impulsivi, caratterizzati dall’assenza di rimorsi. Il neuroscienziato è arrivato a questa conclusione dopo numerosi studi effettuati nelle prigioni di massima sicurezza. Ed è proprio questa mancanza di sensi di colpa che determina il vero psicopatico. Ma allora cattivi si nasce?
Bisognerebbe essere razionali. Diversi scienziati hanno rifiutato categoricamente le teorie di Kiehl: il discorso sarebbe molto più ampio. Non dovrebbero essere trascurate le influenze sociali. Non è detto, però, che i comportamenti criminali nascano necessariamente da traumi infantili, famiglie violente o disfunzionali, emarginazione. C’è molto altro dietro, e bisognerebbe analizzare il contesto.
Prendiamo come esempio Fred e Rose West, forse la coppia di assassini più sadica della Gran Bretagna. I due erano la quintessenza del male: tra gli anni Settanta e Ottanta, torturarono e uccisero molte giovani donne, tra cui la loro figlia sedicenne Heather. Fred e Rose avevano avuto due infanzie difficili e traumatiche, tra violenza in famiglia, abusi e incesti.
Non bisogna però trascurare due dettagli importantissimi. Il comportamento di Fred era cambiato in seguito ad un trauma cranico causato da un incidente con la motocicletta. La madre di Rose, dal canto suo, era stata sottoposta a violente sedute di elettroshock mentre aveva in grembo la futura serial killer. La loro assenza di coscienza e moralità può essere imputabile a questi due episodi? Non è da escludere, anche se c’era molto altro in gioco. Fred e Rose erano la “perfetta” coppia criminale, ben organizzata e unita da un legame contorto e simbiotico.
In conclusione, il male può essere collegato a vari fattori, quali il Dna e il contesto sociale. Non ancora siamo arrivati ad una risposta precisa, e probabilmente non ci arriveremo mai, in quanto è un argomento troppo vasto, e spinoso in molti sensi.